È ancora possibile accedere al bonus, previsto dallo Stato, che permette di cambiare porte e finestre. Ecco come fare
Lo Stato mette a disposizione risorse per quelle famiglie che intendono rinnovare la propria casa mediante ristrutturazioni e riparazioni. È il caso del bonus infissi 2022, che consiste in agevolazioni fiscali molto interessanti con aliquote della detrazione che vanno dal 50 al 65%.
Grazie al bonus ristrutturazione è possibile cambiare porte e finestre, sostituendo i vecchi infissi senza dover per forza collegare questa modifica ad altri interventi. Tuttavia, in questo caso i tempi di rimborso sono più lunghi rispetto ad ecobonus e superbonus.
Bonus infissi, come cambiare porte e finestre
Se si vuole cambiare i propri infissi di casa, è possibile accedere al superbonus solo a parità di superficie e di forma. Dunque, se si intende sostituire gli infissi modificando le dimensioni delle aperture, non è possibile usufruire del superbonus 110%.
Possono accedere all’agevolazione fiscale prevista dall’ecobonus, quei contribuenti che sostengono le spese di riqualificazione energetica e possiedono un diritto sulle unità immobiliari costituenti l’edificio. Ricordiamo che l’agevolazione fiscale prevista consiste in una detrazione con aliquota al 50% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 60.000 euro.
Possono essere compresi negli interventi “coperti” dall’ecobonus quei serramenti e infissi di edifici che, a momento della data di inizio dei lavori sono:
- Dotati di impianto di climatizzazione invernale;
- Accatastati o con richiesta di accatastamento in corso, oltre ad essere in regola con il pagamento di eventuali tributi.
Per quanto riguarda, invece, le spese, sono soggetti a detrazione i seguenti interventi:
- Fornitura e posa in opera di una nuova finestra con infisso o una porta d’ingresso in sostituzione di quella già esistente;
- Coibentazione o sostituzione dei cassonetti;
- Fornitura e posa in opera di persiane, scuri e avvolgibili, oltre agli accessori, sostituiti simultaneamente agli infissi oggetto di intervento;
- Prestazioni professionali;
- Integrazioni e sostituzioni dei componenti vetrati.
Tra le varie accortezze “burocratiche” da tenere a mente, vi sono le documentazioni necessarie al completamento dei lavori e all’ottenimento dell’agevolazione, tra cui:
- L’asseverazione;
- Le schede tecniche di prodotto e marcature CE con le dichiarazioni di prestazione (DoP);
- La scheda descrittiva dell’intervento;
- Copia dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE);
- Dichiarazione del proprietario di consenso all’esecuzione dei lavori;
- Delibera assemleare;
- Fatture;
- E-mail inviata dall’Enea;
- Ricevute dei bonifici.