Reddito di Cittadinanza, arriva la svolta: puoi averlo anche lavorando

Arriva una nuova proposta dal ministero: avere il reddito di cittadinanza anche mentre si lavora. Ecco quali sono le novità

Questa stagione estiva è partita con le numerose proteste da parte di imprenditori e datori di lavoro che denunciano di non riuscire a trovare personale. C’è chi continua a dare la colpa ai giovani e alla loro presunta poca “voglia di lavorare”, mentre altri preferiscono accusare le conseguenze provocate dal reddito di cittadinanza.

(ANSA/TINO ROMANO)

Ed è proprio su questo ultimo punto che, a quanto pare, il governo vorrebbe intervenire in maniera diretta per agevolare imprenditori e datori di lavoro. Dal ministero del Turismo, infatti, fanno sapere che è al vaglio l’ipotesi che prevede l’erogazione del reddito di cittadinanza nonostante il percettore lavori. Ecco l’idea.

Reddito di cittadinanza anche se si lavora: ecco l’idea

La pandemia ha stravolto il mondo del lavoro in Italia. Secondo gli esperti, infatti, è stata proprio l’emergenza sanitaria nazionale a far cambiare le esigenze lavoratori dei giovani italiani. Dunque, stiamo assistendo ad un fenomeno caratterizzato dalla difficoltà da parte di imprenditori e datori di lavoro nel trovare personale a sufficienza.

Molti di loro danno la colpa al reddito di cittadinanza in quanto, a loro avviso, molti lavoratori si rifiuterebbero di lavorare per non perdere i vantaggi del sussidio. Molti altri, invece, non riterrebbero conveniente perdere il reddito di cittadinanza per uno stipendio più basso.

A questo proposito, il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia sta cercando delle soluzioni per andare in contro al problema della disincentivazione del lavoro in Italia. Nonostante sia un membro della Lega, infatti, una prima proposta è stata quella di puntare su quote di cittadini extracomunitari per sopperire ai numeri mancanti.

(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Successivamente, il ministro Garavaglia ha voluto lanciare una seconda opzione: lasciare il reddito di cittadinanza per metà ai lavoratori stagionali. La stessa proposta era stata lanciata dal comitato Saraceno, del Ministero del Lavoro, che ha avanzato la possibilità per i beneficiari che accettano un’offerta di lavoro di mantenere il sussidio per il 60% dell’importo.

Oggi, se un beneficiario del reddito decide di accettare un lavoro, il sussidio viene decurtato per una somma pari all’80% dello stipendio ricevuto. La conseguenza indiretta è che, per l’anno successivo, perderanno i requisiti del beneficio. Per questo Garavaglia ha avanzato l’ipotesi di una decurtazione pari solo al 50%.

Tuttavia, la realizzazione di questa proposta pare ad oggi piuttosto difficile. La platea dei beneficiari sarebbe troppo larga, facendo schizzare alle stelle i costi della misura. In definitiva, il reddito di cittadinanza si trasformerebbe in un’integrazione al reddito dei cittadini.

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