Troppi casi in poco tempo, perchè devi evitare di acquistare salmone

Un problema riscontrato al livello europeo quello scoperto in Germania. Nel corso degli anni, molte persone hanno finito per ammalarsi per il consumo di salmone.

L’allarme viene mandato da uno studio tedesco riguardante i molti casi di listeria monocytogenes apparsi in Germania tra il 2010 e il 2021.

Un problema che, si è scoperto in seguito, non è solo della Germania, ma di tutta l’Europa, visto che i focolai della malattia sono apparsi anche altrove. In totale sono 22 i focolai individuati dallo studio tedesco e sembra che l’unico comune denominatore sia il consumo di salmone affumicato o marinato. I casi riportati in Germania, raggiunti dallo studio della rivista Emerging Microbes and Infections, sono 228, con un totale di 50 decessi, 17 dei quali attribuiti proprio alla malattia.

Gli studi condotti sui pazienti intervistati e analizzati dai medici hanno ricondotto i focolai di listerosi al consumo di prodotti a base di salmone crudo, affumicato o marinato. Test generici tra microbi responsabili del sopraggiungere dalla listerosi e dei prodotti a base di salmone della zona dove vivono i pazienti ha mostrato come ci siano indizi che portano a pensare che il patogeno venga proprio dal salmone. Si sospettano casi di contaminazione del cibo a qualche punto della lavorazione su cui non si è mai prestato particolare attenzione. La situazione si presenta particolarmente grave, non solo per la Germania, ma per tutta l’Europa, visto che il salmone è un prodotto molto esportato un po’ ovunque. Già sono stati riscontrati alcuni casi di listerosi in altri paesi del continente, per il momento non ricondotti al caso per mancanza di studi.

Il rischio di infezione è particolarmente alto in persone vulnerabili al livello immunitario. Persone anziane, al di sopra dei 65 anni, bambini, immunodepressi o altre persone con vulnerabilità di diverso tipo dovrebbero evitare di consumare prodotti a base di salmone crudo. Questo almeno finché non sarà intercettato dai ricercatori il passaggio di produzione che porta alla contaminazione e la situazione si sarà risolta. Lo studio condotto ha preso un periodo di oltre 10 anni, dove le contaminazioni sono state abbastanza da far alzare il livello di guardia, ma non così tante da pensare ad un pericolo di massa.

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