Si tratta di una intelligente partita a poker quella che Putin gioca con la moneta russa. Le contromisure per le sanzioni occidentali funzionato e per ora il rublo russo non solo resiste, ma cresce.
Fino all’anno scorso, per cambiare 1 euro servivano 70,2 rubli russi.
Oggi ne bastano 68,4. Nonostante la guerra in Ucraina e le sanzioni dei paesi occidentali verso la Russia, il rublo sta acquisendo sempre più valore, raggiungendo una crescita del 11%; la più alta di tutte le monete al mondo, superiore persino al real brasiliano, fermo al 9% di crescita. Come è possibile questo? Il rallentamento dell’economia russa dovuta alle spese di guerra e alle sanzioni occidentali dovrebbe, anzi, aver abbassato il valore della loro moneta. Questo è vero, infatti all’inizio della guerra e con le prime sanzioni, il rublo aveva subito un tracollo, arrivano a toccare quota 140 punti rispetto al dollaro americano.
La strategia conservativa di Putin, però, ha dato i suoi frutti. Sono state due le mosse che il leader russo ha fatto che hanno permesso al rublo di rimanere saldo. La prima è stata la rigida chiusura sui controlli dei capitali russi, con il blocco all’interno del paese imposti all’indomani dell’inasprimento delle sanzioni. La seconda è stata la pretesa del Cremlino di farsi pagare le esportazioni di gas e petrolio in rubli, o a convertire in rubli i pagamenti in valuta estera. La banca centrale di Mosca, in particolare, ha imposto sia ai russi che agli stranieri di vendere rubli in cambio di valute estere. Il controllo dei capitali ha permesso alla banca centrale di intervenire anche sui tassi di sconto, che dopo il via all’invasione dell’Ucraina erano saliti al 20%, mentre adesso toccano quota 12,5%. In questo modo la Russia fa in modo che il declino della propria economia per colpa delle sanzioni rimanga limitato.
Si tratta di una misura estrema che che impedisce completamente al paese di crescere economicamente. Tuttavia per il momento la moneta regge e la debacle dell’economia russa che sembrava certa dopo le pesanti sanzioni occidentali, viene rimandata. Secondo gli analisti la situazione dovrebbe tornare a crollare una volta che saranno sciolti i vincoli sui capitali russi che non possono durare in eterno.