E’ in arrivo un bonus da 200 euro ma le regole non saranno uguali per tutti. Scopriamo insieme chi potrà beneficiarne e chi no.
Il Governo Draghi sta mettendo in campo una serie di incentivi e misure volte a supportare le famiglie italiane soprattutto in questo periodo di profonda crisi economica. Essa, infatti, ha avuto inizio con la guerra in Ucraina che poi si è esacerbata in una serie di altri problemi tra cui il caro bollette e e l’aumento dei prodotti alimentari. In tale contesto, le famiglie italiane si trovano ancora una volta subissate dai problemi economici e per questo sta per arrivare un bonus da 200 euro. Le regole però non saranno uguali per tutti.
Come accennato poc’anzi, l’importo non sarà rivolto a tutti ma soltanto a determinate categorie di persone. Tra queste, infatti, ci sono i lavoratori dipendenti, i liberi professionisti e gli autonomi, così come anche i pensionati e i percettori di Reddito di Cittadinanza e i collaboratori domestici. A tal proposito, sono in molti a chiedersi quali sono le condizioni e soprattutto come funziona la presentazione della domanda. In riferimento ai pensionati, questi si vedranno corrispondere il bonus direttamente sulla pensione a patto che non superi i 35 mila euro lordi all’anno. Mentre, invece, i lavoratori dipendenti potranno usufruire della misura direttamente sullo stipendio a patto che la busta paga non sia superiore all’importo lordo di 2.692 euro. Per quanto concerne i liberi professionisti e i lavoratori autonomi questi si vedranno corrispondere il bonus in esame solo nel caso in cui i rapporti di lavoro instaurati superino un importo fissato a 6.330 euro. Nel caso dei collaboratori domestici, molto probabilmente, spetterà al datore di lavoro anticipare il bonus in questione.
Ad ogni modo, la misura in esame sarà distribuita alle predette categorie a luglio in modo tale da sostenere le famiglie italiane che a partire dal 24 febbraio hanno dovuto fare i conti con una crisi geopolitica senza precedenti che come accennato prima ha determinato un aumento dei prodotti alimentari ma anche delle materie energetiche DI conseguenza, i nuclei familiari si sono visti costretti ad affrontare l’ennesima difficoltà, dopo la già difficile crisi pandemia durata ben due anni.