I problemi economici recenti devono fare i conti anche con gli strascichi della pandemia. Per chi ha violato le norme anti-covid è venuto il momento di pagare.
In periodo di pandemia, la maggioranza della popolazione ha seguito le indicazioni comunitarie facendosi vaccinare.
Un buon numero di persone invece non hanno provvisto alla vaccinazione completa contro il virus e per questo, secondo la legge, sono stati multati per la mancata osservazione dell’obbligo. Molte di queste multe, tuttavia, non sono mai state pagate, e in questi giorni l’Agenzia delle Entrate Riscossione ha cominicato a inviare le cartelle esattoriali alle persone over 50 che non hanno conseguito, come obbligatorio, il percorso vaccinale completo. Si tratterebbe, secondo le stime, di circ 1,5/2 milioni di persone in tutto il territorio nazionale.
Il primo lotto di cartelle esattoriali che specificano il debito delle persone con il Fisco è partito proprio in questi giorni. Si tratta di circa 600.000 cartelle esattoriali che sono state inviate per posta ai debitori. Si prospetta un ritmo di invio delle cartelle esattoriali di circa 100.000 al giorno. C’è da considerare che per il momento non esiste alcun obbligo di pagamento immediato. Le lettere in arrivo comunicano semplicemente l’inizio del provvedimeno sanzionatorio. Dal momento della ricezione, il contribuente ha tempo fino a 10 giorni per dare comunicazione alla propria ASL di eventuali motivi di esenzione dal vaccino. Solo dopo questi 10 giorni, in assenza di una motivazione accettabile della propria mancata vaccinazione, l’Agenzia delle Entrate Riscossione darà seguito all’invio della sanzione vera e propria, con 100 euro di multa da pagare entro 180 giorni.
Le multe saranno per tutti gli over 50 non vaccinati, per cui era previsto l’obbligo vaccinale a partire da 25 marzo 2021. La somma da pagare per la trasgressione dell’obbligo è fissato a un simbolico importo di 100 euro, che deve essere pagato adesso che la situazione è più tranquilla, che lo stato di emergenza è stato richiamato e l’Italia sta pian piano tornando alla normalità. Dal 1 aprile tutti, compresi gli over 50, possono recarsi a lavoro con il semplice Green Pass di base, ottenibile con un tampone rapido negativo, e non è necessariamente legato al vaccino.
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