Se un proprio familiare ha una malattia per cui occorre prestargli attenzione costante, un lavoratore dipendente può sfruttare il congedo straordinario retribuito per prendersi tempo e aiutarlo. Che impatto ha questo tempo sulla pensione?
Il congedo straordinario retribuito è uno strumento messo a disposizione dei lavoratori dipendenti per potersi occupare a tempo pieno di un familiare con gravi disturbi o malattie che richiedono attenzione costante senza che questo influisca sul suo reddito.
Questo in base a quanto dice la Legge 104 del 1992. Un congedo straordinario può essere preso per 2 anni, in cui il lavoratore potrà stare a casa ad occuparsi del familiare senza preoccuparsi dello stipendio, che verrà accreditato come se stessa ancora svolgendo la propria attività. Tuttavia questo periodo di “pausa” lavorativa che conseguenze ha sulla pensione? I 24 mesi di congedo straordinario verranno tenuti di conto nel conteggio dei contributi versari?
La risposta a questa domanda è si. Sebbene il lavoratore dipendente non svolga la sua attività del 24 mesi di congedo straordinario retribuito, questi non influiscono sul calcolo degli anni di contribuzione perché il tempo passato in congedo straordinario equivalgono a contributi versari per lavoro effettivo a fini pensionistici. Perciò, quando si andranno a calcolare gli anni di contributi al momento della pensione di vecchiaia (67 anni di età e 20 anni di contributi) o anticipata (64 anni di età e 41 anni di contributi) o di qualsiasi altra forma di pensionamento anticipato prevista dalla legge, i due anni di congedo straordinario conteranno come 2 anni di contributi versari.
La Legge 104, che tutela i malati gravi con bisogno di accompagnamento e assistenza costanti, tutela anche chi si prende carico di tale assistenza. Questa possibilità esiste solo per i lavoratori dipendenti, che altrimenti non avrebbero tutele legali per quanti riguarda l’assentarsi da lavoro, anche se per assistere un familiare gravemente malato o impedito in qualsiasi modo. I guai incorrono quando ci si approfitta dei congedi straordinari senza averne diritto. In questo caso si cade nel reato di frode, che viene punito con ammende anche molto salate e in alcuni casi estremi con pene detentive. In questo secondo caso si andrebbero ad analizzare le reiterazioni e le aggravanti del reato stesso.