Riforma del catasto: Salvini vince a Palazzo Chigi ma potrebbero aumentare le tasse. Cosa sta succedendo?
Negli ultimi giorni si è molto discusso di catasto e tasse sulla casa; qualche giorno fa il Governo ha tenuto un incontro dedicato proprio all’argomento.
Quel giorno i leader di Lega e Forza Italia, ovvero Matteo Salvini e Antonio Tajani, avevano dichiarato di essere usciti vincitori dal dibattito, sostenendo di aver sventato ‘la patrimoniale sulla casa’.
Il problema sta nella nuova riforma del catasto pensata dal premier Mario Draghi; le normative catastali risalgono, ancora oggi, al 1989. Revisionando i valori catastali e il loro allineamento ai valori di mercato, la base imponibile su cui calcolare tutta una serie di imposte, tra cui l’IMU, cresce.
DI fatto, l’IMU dovrebbe addirittura raddoppiare. Una bruttissima, ennesima batosta per le famiglie italiane, che prima si sono trovate a combattere contro la crisi economica dei lockdown, poi con quella energetica a causa del conflitto Russia-Ucraina.
Insomma Mario Draghi sembra voler prosciugare del tutto le tasche degli italiani, ma almeno sul catasto possiamo tirare un piccolissimo sospiro di sollievo, dato che le nuove norme entreranno in vigore nel 2026.
Il premier ha voluto promettere, nero su bianco, che il governo comunque non intende in alcun modo aumentare le tasse sulla casa. Ma possiamo davvero crederci? Perché in realtà questa promessa non spetta mica al governo, ma ai sindaci.
Il D.P.R. 138/1998 all’art.5 già prevede per i Comuni “la revisione delle tariffe d’estimo delle unità immobiliari urbane…” anche in funzione “dei valori di mercato degli immobili”. Solo che finora non è stato possibile individuare tali valori, in quanto manca l’aggiornamento.
Ma quando l’Osservatorio immobiliare dell’Agenzia delle Entrate avrà completato la revisione città per città, quartiere per quartiere, i sindaci potranno finalmente dare attuazione al D.P.R. già vecchio di 24 anni.
Insomma, si può anche ritardare, ma la stangata arriverà. Allo scaricabarile i vecchi governi italiani ci avevano già giocato: l’IMU era stata prevista dall’allora governo Berlusconi proprio su pressione della Lega (bossiana).
Sarebbe dovuta entrare in vigore anche sulle prime case dal 2014, ma il successivo governo Monti la anticipò di un paio di anni. Rivelatasi estremamente impopolare, l’allora PDL al governo guidato da Enrico Letta si batté per abrogarla.
Negli ultimi 25 anni gli italiani hanno dovuto subire un boom della tassazione locale: il governo centrale taglia i trasferimenti, i Comuni aumentano le tasse su tutto e ad andarci di mezzo è sempre il popolo.
Gli importi pensionistici stanno per subire dei cambiamenti. Con la mensilità di luglio qualcuno potrebbe…
Il modulo pubblicato dall'IFEL è uno schema di regolamento per la definizione agevolata dopo ingiunzioni…
Per andare in vacanza al di fuori dell'Unione Europea è necessario un passaporto. Sono disponibili…
Luglio è un mese d'oro per tutti i pensionati. In particolare per chi ha una…
L'inflazione sta colpendo l'economia italiana sotto molti punti di vista. Le pensioni potrebbero essere le…
La scadenza del 30 giugno per avvalersi dell'affrancamento fiscale si avvicina: quando conviene e quando…