Crisi approvvigionamento di gas in Europa dopo le sanzioni russe. Anche l’Italia è a rischio.
Il pressing dell’Europa per assicurarsi soluzione alternative al gas russo si sta facendo ogni giorno sempre più forte. Lo scorso giovedì è suonato un altro campanello d’allarme poichè la Russia ha imposto nuove sanzioni alle filiali europee del colosso Gazprom il giorno successivo che l’Ucraina aveva interrotto il transito di gas con conseguente aumento dei prezzi. Nello specifico, il governo di Mosca ha sanzionato Gazprom Germania ed anche il proprietario della parte polacca del gasdotto Yamal-Europa che consente di trasportare il gas russo in Europa.
Russia sospende fornitura gas in Germania
La Germania è il principale cliente europeo della Russia per quanto riguarda il gas. Le sanzioni alla Gazprom tedesca sono stati forti dal governo di Putin che ha immediatamente sospeso le forniture alle filiali presenti sul territorio germanico:
“Gazprom e le sue sussidiarie sono interessate”, ha detto il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck alla camera bassa del Bundestag. “Ciò significa che alcune delle filiali non riceveranno più gas dalla Russia. Ma il mercato offre alternative”.
La batosta Gazprom non sembrerebbe in qualche modo preoccupare la Germania che può vantare a Rheden, nella Bassa Sassonia, un sito di stoccaggio con una capacità di 4 miliardi di metri cubi e gestito da Astora.
Crisi gas: cosa rischia l’Italia?
La Commissione europea ha affermato che la sospensione ucraina non presenta un problema immediato di fornitura di gas, ci sono preoccupazioni nel mercato per l’inverno. Nel caso dell’Italia le sanzioni potrebbero essere davvero devastanti. Il nostro Paese infatti, come dichiarato dal ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani, avrà bisogno di almeno tre anni per sostituire completamente le sue importazioni di gas dalla Russia con altre fonti energetiche. Un’alternativa al gas russo è rappresentata dalle forniture del nord America. Gli Stati Uniti hanno condotto uno sforzo all’inizio dell’anno per garantire una maggiore fornitura tramite carichi di gas naturale liquefatto (GNL)