Proposta della pensione in due tempi, cosa c’è di vero e in cosa consiste: ecco tutte le informazioni.
Al pensionamento anticipato a 64 anni, con almeno 20 anni di contributi versati con una decurtazione del 3%, esisterebbe un’alternativa; ovvero la pensione in due tempi con la quota contributiva che viene liquidata subito, nell’attesa poi di maturare la quota retributiva.
La proposta è stata fatta direttamente dal presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, che ha avanzato questa idea di dividere la pensione in due tempi. Un metodo, questo, per sbloccare la riforma delle pensioni che è ancora in una fase di stallo.
Ci sarebbe, dunque, con la pensione in due tempi, la possibilità di anticipo per chi ha il calcolo con sistema misto, ossia coloro che hanno contributi versati utilizzando il metodo contributivo e retributivo. Entrano in questo sistema i lavoratori che hanno iniziato in un periodo precedente al 1° gennaio 1996.
Quindi, in sintesi, per accedere a questa pensione in due tempi bisognerà aver compiuto 63 o 64 anni. Si potrà scegliere se lasciare il lavoro e usufruire della divisione della pensione, per poi ricevere quella completa al compimento dei 67 anni. Non sarà, quindi, una strada obbligata, ma una possibilità.
Pensione a due tempi, come funziona? Prevede l’accesso anticipato alla pensione per quanto riguarda il sistema contributivo. In un secondo momento, invece, è previsto la quota del sistema retributivo. Questa proposta è stata fatta direttamente dal presidente dell’INPS Pasquale Tridico. I sindacati vorrebbero maggiore flessibilità per chi svolge lavori usuranti, gravosi e maggiore tutele per le donne e per chi lavora con carriere discontinue.
Una proposta, poi, per premiare invece chi ha iniziato a lavorare anticipatamente, è arrivata dalla CGL che propone la solita quota 41 per tutti, ovvero la possibilità di uscire dal mondo lavorativo per chi raggiunge i 41 anni di contribuzione a prescindere dall’età che ha. Poi c’è la novità anche per gli autonomi.
Inoltre potrebbe essere estesa l’Ape sociale a tutti gli autonomi. In cosa consiste? l’anticipo previdenziale riservato a chi a 63 anni di età e 36 anni di contributi versati nei quali 7 negli ultimi 10 o 6 negli ultimi sette all’interno delle attività gravose.
La strada della pensione in due tempi è una possibilità per il Governo che dovrà fronteggiare alla scadenza di quota 41. Si dovrà trovare un modo per andare incontro alle risorse a disposizione e le richieste dei sindacati.
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