L’emendamento inteso per inserire nuovi aiuti alla popolazione finirà per tagliare alcuni contributi INPS. Ecco cosa è successo con il nuovo dl taglia-prezzi.
Il maxi emendamento al decreto legislativo taglia prezzi (detto anche decreto Ucraina bis) è stato approvato in Senato ed è ora operativo. La conversione in legge dell’emendamento è ora atteso per il 20 maggio.
Questo porta importanti novità sul fronte lavorativo. L’articolo 12 dell’emendamento prevede che i Fondi di Solidarietà bilaterali, che vedono coinvolta l’INPS, potranno prevedere il versamento mensile, a loro carico, di contributi previdenziali relativi a lavoratori vicini al conseguimento dei requisiti per la pensione in caso di assunzione, da parte dei datori di lavoro che optino per questa dorma di versamento, di lavoratori under 35 anni. La misura riguarda lavoratori in crado di raggiungere i requisiti per il trattamento pensionistico di vecchiaia dei successivi 3 anni.
Ci sono novità anche sul fronte del rincaro energetico. Il decreto legislativo prevede un tetto massimo di 200 euro per il bonus carburante, disponibile ai lavoratori e che verrà dato loro direttamente dalle aziende. Le aziende stesse potranno in un secondo momento rientrare dei soldi spesi con il bonus. Sono inoltre riconosciuti diversi crediti d’imposta contro il caro energie di questo periodo. Il più importante resta il cosidetto bonus Draghi, il bonus una tantum di 200 euro richiedibile da una platea molto ampia di categorie, che permetterà a molti di rimanere al passo nonostante gli aumenti dei costi dell’energia. Novità anche per quanto riguarda il bonus sociale sulle bollette luce e gas. fermo restando il valore soglia di 12.000 euro per le gamiglie per accedere alle agevolazioni, i senatori hanno approvato un articolo aggiuntivo che consente di rateizzare le bollette non pagate per le fatture emesse fino al 30 giugno.
Inoltre è stata introdotta una misura volta ad esternede il periodo programmato per i finanziamenti garantiti dal fondo di garanzia PMI da 24 a 30 mesi: una norma riscritta in commissione Bilancio per venire incontro ai rilievi della Ragioneria di Stato che aveva chiesto lo stralcio della disposizione per l’eccessiva onerosità. Confermata la stretta anti-frodi sui bonus edilizi. Dal 1 luglio 2023, per poter beneficiare delle agevolazioni in casi di lavori di entità superiori a 516.000 euro, bisognerà rivolgersi esclusivamente ad imprese di costruzione in possesso dell’attestazione SOA.