Si avvicina il pagamento delle tasse: a versare per primi i contributi saranno artigiani e commercianti.
Il mese di Maggio è ricco di scadenze fiscali e la prima data da segnare in rosso sul calendario è il 16 Maggio, giorno entro il quale la categoria di lavoratori artigiani e commercianti dovrà pagare la prima rata di contributi previdenziali e assistenziali IVS del 2022.
A partire dal mese di Maggio 2022 sono cambiate le aliquote contributive e i minimali e massimali di reddito per il calcolo dei contributi dovuti al fisco. La nuova circolare Inps 22/2022 ha dato un’ennesima stangata alle due categorie interessate.
La circolare prevede che per i commercianti l’aliquota sale al 24,48%, includendo l’aliquota aggiuntiva dello 0,48% per la rottamazione delle licenze. In poche parole i commercianti si ritroveranno a pagare 133 euro in più rispetto all’anno precedente.
Per gli artigiani invece l’aliquota resta al 24% ma si ritroveranno comunque a pagare 70 euro in più rispetto al 2021. Tuttavia sono state previste aliquote agevolate per i giovani Under21:
Inoltre artigiani e commercianti oltre i 65 anni hanno diritto ad una riduzione del 50% dei contributi, mentre chi ha aderito al regime forfettario può versare contributi ridotti del 35% presentando per tempo la dovuta richiesta all’Inps, di solito entro il 28 Febbraio di ogni anno.
Con la nuova circolare l’Inps ha anche alzato i minimali e massimali di reddito da considerare per il calcolo dei contributi. Nel dettaglio:
I lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata Inps possono calcolare i contributi previdenziali in proporzione al reddito prodotto, mentre artigiani e commercianti non possono basarsi sul reddito prodotto, ma obbligatoriamente applicare le aliquote previste al minimale di reddito indicato sopra.
Nel caso in cui il reddito prodotto superi il minimale, sulla quota eccedente viene applicata l’aliquota relativa alla categoria di appartenenza.
I contributi calcolati con le regole descritte sopra devono essere versati in quattro rate:
Per quanto riguarda la prima rata del 16 Maggio, gli importi da versare sono:
I contribuenti che nell’anno 2021 hanno beneficiato dell’esonero contributivo previsto dalla Legge n. 178/2020 possono però utilizzare in compensazione le eccedenze dei versamenti eseguiti prima dell’accoglimento della domanda di esonero. In tal caso dovranno preventivamente presentare una domanda all’Inps.
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