La guerra in Ucraina e le gravi conseguenze del debito. Si prospetta una grave crisi dell’economia globale, soprattutto nei paesi emergenti
La crisi economica alla quale stiamo assistendo durante il post Covid e con la guerra fra Russia e Ucraina, potrebbe essere la più grave dagli anni Novanta.
I disordini che scaturiscono dall’aumento dei prezzi dei beni energetici e alimentari stanno già colpendo tanti paesi. Con questo si potrebbe a breve arrivare a una crisi del debito più ampia. Lo stabilisce un’accurata analisi del sito Bloomberg. L’aggressiva campagna monetaria della Federal reserve degli Usa aggrava ulteriormente il rischio, L’aumento dei tassi di interesse porta inevitabilmente a un aumento dei costi di servizio del debito per le economie emergenti.
Una quantità incredibile del debito è ora nelle banche locali di questi paesi in via di sviluppo. Ciò aumenta il rischio di innescare un processo di diminuzione dei prestiti e del rallentamento dell’economia. A beneficiare dell’aumento dei prezzi ora sono gli esportatori di materie prime meno industrializzati, ma i problemi in arrivo sono molteplici, come la paura che Europa e Stati Uniti possano entrare in recessione.
Guerra in Ucraina, i paesi emergenti che rischiano
Questi rischi hanno già condotto un paese come lo Sri Lanka sull’orlo dell’impossibilità di ripagare le sue obbligazioni, con la loro valuta che ha perso quasi il 40% del valore quest’anno. Il governo è arrivato a sospendere i pagamenti del debito estero. Ma non solo lo Sri Lanka: anche altre economie emergenti rischiano di seguire questo esempio, come Tunisia, Ghana, Etiopia e Pakistan. Una dozzina di paesi in via di sviluppo hanno obbligazioni che scambiano ad almeno mille punti base in più rispetto ai titoli del tesoro degli Stati Uniti.
Il rallentamento dell’economia globale è quindi alle porte. La Banca mondiale calcola che il 60% delle nazioni a basso reddito si già in difficoltà o comunque ad alto rischio per le conseguenza del debito. Per questo ha ridimensionato le sue stime di crescita e ha annunciato la creazione di un pacchetto di salvataggio da 170 miliardi di dollari per i paesi colpiti dalla crisi.
La più grave insolvenza all’orizzonte tra le economie emergenti è quella della Russia. La guerra all’Ucraina ha causato sanzioni e isolamento economico, nonché la promessa di pagare i debiti in rubli. Si tratta di una questione che innescherebbe nuove perdite per gli investitori.