Ci sono nuove novità relative alle ristrutturazioni edilizie. Queste rischiano si rendere più difficile contestare gli abusi. Approfondiamo insieme la questione.
Per ottenere il bonus previsto per le ristrutturazioni edilizie è ovviamente fondamentale essere in possesso del permesso per poter costruire. L’obiettivo è quello di dare incentivo ai lavori volti a recuperare gli edifici già esistenti. Come spesso ha tenuto a ribadire la stessa Agenzia delle Entrate, i lavori rientranti nella categoria delle ristrutturazioni edilizie danno accesso alle varie misure previste come, ad esempio, il Superbonus 110%, l’Ecobonus come anche il bonus ristrutturazioni.
A tal proposito, è stata operata una modifica del concetto relativo alla ristrutturazione in ambito edilizio mediante il Decreto Bollette. In particolare, è stato modificato il Testo Unico dell’Edilizia introducendo novità relative alla ristrutturazione edilizia, in particolare, con riferimento agli edifici soggetti a vincoli. Nel dettaglio, prima nelle aeree soggette a quest’ultimi era necessario mantenere la sagoma così come tutte le caratteristiche presenti in partenza. La novità, in poche parole, risiede nel fatto che questa nuova modifica fa rientrare nell’ambito di ristrutturazione edilizia anche gli interventi eseguiti nelle aree sottoposte a vincolo, anche nel momento in cui non siano mantenute le connotazioni di partenza dell’edificio in questione.
Un’ulteriore conseguenza generata dalla novità in esame è quella che automaticamente si stabilisce al permesso di costruire sono subordinanti anche il ripristino di edifici ormai crollati o anche demoliti come in ultimo gli interventi di ristrutturazione edilizia volti a demolire e ricostruire edifici che si trovano nelle aree la cui tutela è prevista dal D. Lgs n 42 del 2004. Com’è ovvio, è importante precisare che nonostante la predetta novità consenta di intervenire su un edificio modificandone sedime, sagoma e prospetti, anche se rientrante in una delle aree sottoposte a vincoli di legge, ciò non significa che non resta in vigore l’obbligo del rispetto del paesaggio. Di conseguenza, bisogna anche in questi casi ottenere e dunque essere in possesso del permesso a costruire. Senza contare poi che in capo alle Regioni è prevista la possibilità di porre dei vincoli agli interventi per quanto concerne le operazioni su un determinato edificio, concedendo o meno le varie autorizzazioni.