Ben 600 famiglie sono in attesa di ricevere il pagamento erogato dall’INPS. Ecco di cosa si tratta e quando è previsto il saldo degli importi
Migliaia di famiglie italiane stanno aspettando l’arrivo dell’assegno unico previsto dall’INPS. In questa situazione di difficoltà economica, infatti, migliaia di italiani si trovano a dover affrontare le spese extra con maggiore difficoltà; dunque, l’aiuto dello Stato è più che necessario.
Ad essere maggiormente in difficoltà, infatti, sono le famiglie con figli a carico, le quali devono affrontare spese e costi maggiori rispetto a coloro che non hanno figli. L’assegno unico nasce proprio per fornire un concreto aiuto economico. Dunque, sono circa 600mila le famiglie che aspettano l’erogazione del pagamento. Ecco quando arriverà.
Ecco quanto arriverà il pagamento dell’assegno unico
Da gennaio 2022 sono state numerose le richieste di assegno unico, corrispondenti a circa 7,5 milioni di figli. In totale, infatti, sono circa 600mila le famiglie che hanno inviato domanda per ricevere il pagamento nel mese di aprile.
Proprio nello scorso mese, infatti, l’INPS ha erogato i pagamenti relativi alle domande che sono state inviate entro la fine di marzo 2022. Coloro che hanno soddisfatto i requisiti necessari previsti dal decreto, infatti, il pagamento è andato a buon fine. Per chi, invece, ha riscontrato problemi o incompletezze, il pagamento potrebbe avvenire con tutta probabilità nel mese di maggio.
Il controllo del possesso dei requisiti del nucleo familiare richiedente, saranno completamente automatizzati e verranno ultimati prima del pagamento degli assegni. Questo grazie ai dati e alle informazioni che sono già in possesso dall’INPS tramite le proprie banche dati.
Tuttavia, sono circa 22mila le domande inviate per l’ottenimento dell’assegno unico, giudicate “sospette” dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Queste, infatti, sono state sospettate di essere domande fraudolente, a fronte delle prime segnalazioni di truffe registrate già durante il mese di marzo. Non sono mancate, infatti, domande per nulla credibili, dove si esagerava il numero di figli presenti all’interno del nucleo familiare.
Tuttavia, secondo quanto riportato dall’INPS, si tratta di un numero piuttosto irrisorio di domande sospette (circa 22mila su 4 milioni e mezzo di richieste). Una percentuale piuttosto piccola (0,5%) che però fa ben comprendere quanto siano necessari i controlli costanti per evitare truffe ai danno dello Stato.