Sono milioni i possessori di partita Iva e tra questi in molti si chiedono come pagare meno tasse: ecco la risposta definitiva a questo quesito molto diffuso.
Quando si parla di Partita Iva si fa riferimento ad un numero composto da 11 numeri che identifica un contribuente. Questo deve essere un lavoratore autonomo, titolare di imprese commerciali o individuali. Ciò detto, in Italia, sono quasi 4 milioni i titolari di Partita IVA e in molti si chiedono come fare per pagare meno tasse e dunque risparmiare più denaro.
Per poter scaricare le tasse nell’ambito dell’attività svolta è fondamentale innanzitutto essere in possesso di una contabilità tenuta nel rispetto delle regole. Questa infatti serve a dimostrare che una volta portato a termine l’esercizio di competenza, erano assenti i i requisiti di certezza e oggettiva determinabilità relativa all’ammontare. Secondo quanto affermato dalla Corte di Cassazione, poi, bisogna poi fare riferimento all’inerenza. A tal proposito, infatti, quelli che è la deduzione dei costi dal reddito di lavoro sia esso autonomo o di impresa, avviene in base all’inerenza di quest’ultimi rispetto all’attività esercitata nel caso concreto.
Dato che le spese e gli oneri relativi ai ricavi e agli altri proventi contribuiscono a formare il reddito, di conseguenza, rientrano nella deduzione a patto che siano dimostrabili e quindi certi. Per poter pagare meno tasse, inoltre, è fondamentale scegliere la forma giuridica più consona. Questa, di fatti, deve essere scelta in base alla tipologia di attività svolta e duqnue al fatturato che si riesce a conseguire e a quelle che sono le potenzialità di crescita. Se scelta in maniera corretta, infatti, la forma giuridica in questione può far risparmiare davvero molto denaro, anche migliaia di euro ogni anno. Nello specifico, i possessori di Partita Iva devono informarsi se nel loro caso è più conveniente restare liberi professionisti regolarmente iscritti alla Gestione Separata o in alternativa aprire una s.r.l., società a responsabilità limitata. Il consiglio in tal caso è di rivolgersi al proprio commercialista di fiducia. Quest’ultimo, di fatti, saprà indirizzarvi nella maniera più giusta prospettandovi, in base alla vostra attività lavorativa, le condizioni più vantaggiose dal punto di vista del pagamento delle tasse.
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