La data scritta sulla confezione degli alimenti sotto la dicitura “data di scadenza” è estremamente importante per preservare la salute. Tuttavia esistono delle eccezioni alla regola.
La data di scadenza riportata sulla confezione di qualsiasi alimento è un’indicazione di estrema importanza per la salute del consumatore. Si tratta della data oltre il quale l’alimento, non solo mantiene tutte le sue qualità organolettiche, quindi sapore, profumo, fragranza, ecc, ma potrebbe anche essere dannoso per la salute di chi provasse a ingerirlo. Qualsiasi alimento, se lasciato troppo tempo in frigorifero o in dispenza senza consumarlo, finisce per deteriorarsi. Nel migliore dei casi può perdere solo un po’ di sapore e di consistenza, diventando meno buono di com’era prima della scadenza, nel peggiore dei casi potrebbe sviluppare batteri e muffe tossiche altamente dannosi per la salute.
Come regola generale i cibi andrebbero conservati nella maniera indicata nella confezione e consumati entro la data di scadenza. In alcuni casi è necessaria una adeguata cottura per evitare intossicazioni. Esistono tuttavia dei prodotti che possono essere consumati anche dopo la data di scadenza, in alcuni casi anche mesi dopo la scadenza riportata sulla confezione. Questi sono principalmente prodotti secchi: pasta, riso, caffé, ecc, che hanno già di per sé una vita molto lunga, ma dopo la data di scadenza riportata, questi alimenti non sono necessariamente dannosi, solo molto meno saporiti rispetto a prima. L’esempio della pasta è abbastanza calzante: un pacco di pasta, anche mesi dopo la sua data di scadenza, non diventa dannoso per la salute di chi la consuma, l’unico problema è mangiare un piatto di pasta meno gustoso e fragrante rispetto a uno nuovo.
I cibi freschi, invece, sono molto più suscettibili allo scorrere del tempo e in molti casi possono diventare delle cisterne di batteri e muffe. Carne, pesce, verdura di ogni tipo e formaggi freschi devono essere consumati entro poco tempo dall’apertura, o rischiano di diventare nocivi. In questo caso ci sono delle eccezioni, perché alcuni elementi, per proprietà proprie, possono essere mangiati anche dopo la data di scadenza riportata:
- Patatine: le patatine confezionate moltissimo sale su di loro. Essendo il sale un conservante naturale, queste possono mantenersi per diverso tempo dopo la data di scadenza, soprattutto se la confezione non è aperta.
- Ketchup e simili: similmente alle patatine, l’alto numero di conservanti naturali nella ricetta gli permette di conservarsi a lungo. Ammesso però che la confezione resti chiusa e in un luogo fresco.
- Formaggio stagionato: il formaggio a pasta dura a lungo andare può far sorgere muffe, ma per alcuni formaggi è possibile consumare la parte non intaccata una volta asportata la parte ammuffita.
- Cioccolato: anche lo zucchero è un conservante naturale, e più ne è presente nel cioccolato, più a lungo è possibile conservarlo.