A causa del protrarsi del conflitto in Ucraina, mancano materie prime essenziali. Ecco, quindi, quali prodotti stanno scomparendo dai supermercati
La guerra in Ucraina, causata dall’invasione russa, sembra non fermarsi, anzi. Secondo alcune fonti autorevoli di Usa e Gran Bretagna, il conflitto nell’Est Europa potrebbe protrarsi anche fino alla fine dell’anno. Una possibilità che significherebbe la continua di dolore e morte per migliaia di civili.
A causa del conflitto, inoltre, iniziano a mancare in tutta Europa, e in diversi Paesi del globo, prodotti e materie prime fondamentali per il sostentamento. L’Ucraina, infatti, è produttrice mondiale nel settore primario e le conseguenze della guerra iniziano a vedersi anche in Italia. Ecco, infatti quali prodotti stanno scomparendo dai supermercati.
Guerra in Ucraina, ecco quali prodotti stanno scomparendo dai supermercati
Nonostante le richieste di milioni di persone di cessare il fuoco, l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia sembra aver raggiunto un punto di non ritorno. Non bastano, infatti, le migliaia di morti tra i civili ucraini, uccisi barbaramente dall’esercito russo, per fermare il massacro e porre fine al conflitto.
Le conseguenze per i civili ucraini, infatti, sono sotto gli occhi di tutti e, a queste, si uniscono i danni economici e sociali che si protraggono in tutta Europa e in molte parti del mondo. L’Ucraina, infatti, è un grande produttore mondiale nel settore primario e la guerra sta bloccando la sua produzione. Inoltre, l’irrazionalità di molti cittadini, anche nel nostro Paese, fa sì che nei supermercati stiano scomparendo alcuni prodotti.
Com’è risaputo, Ucraina e Russia sono tra i maggiori produttori di grano nel mondo. A causa del conflitto tra i due Paesi, infatti, si attende un brusco calo della produzione e, quindi dell’esportazione.
Proprio per questo, mancano nel mondo scorte di grano, mais e olio di semi, fondamentale per il sostentamento degli esseri umani e degli animali (il mais viene utilizzato per la produzione di mangimi).
A queste si sono aggiunti alcuni comportamenti irrazionale da parte dei cittadini. A segnalarlo, secondo quanto riporta Today.it, è Alessandro Masetti, responsabile dei prodotti freschi e surgelati di Coop Italia. Secondo Masetti, infatti, vi è stata una spinta alle scorte da parte di molti cittadini, per paura di possibili conseguenze causate dallo scontro in Ucraina.
Il responsabile Coop riferisce, infatti, che vi è stato un aumento del volume di alcune categorie come zucchero, pasta di semola, riso e farina. Inoltre, si è assistito ad un aumento rilevante dell’olio di semi che, ad, oggi rappresenta il 35% del totale degli acquisti da parte degli italiani.