Allarme dagli scienziati. Presto potrebbe non esserci più cibo per tutti. Ecco come in futuro molti cibi potrebbero sparire del tutto dalle nostre tavole perché impossibile averne per tutti.
Il tempo stimato è di 27 anni prima che la nostra Terra non riesca più a mantenere tutti quanti. Stiamo rapidamente arrivando alla saturazione della nostra presenza sul pianeta. Secondo i calcoli scientifici mancano solo 27 anni e 251 giorni prima che il nostro pianeta non sia più in grado di dare abbastanza cibo per tutti gli esseri umani. Nonostante si parli di crisi delle nascite, almeno in Italia, la popolazione umana è destinata ad aumentare ancora nel corso del tempo. In 27 anni la popolazione mondiale avrà superato i 10 miliardi di individui e la domanda di cibo sarà conseguentemente aumentata del 70%.
In questo scenario, considerando il consumo medio di cibo attuale dell’intero pianeta, si calcola che molti cibi spariranno completamente dal nostro menù perché non ci saranno abbastanza risorse per produrne per tutti. La carne è uno degli alimenti più a rischio. Si calcola che presto no ci saranno più abbastanza allevamenti capaci di soddisfare la domanda di cibo degli esseri umani. Inoltre, anche se tutti smettessero di mangiare carne e diventassimo tutti vegetariani, la situazione non migliorerebbe molto. Anche i campi per l’agricoltura non sarebbero sufficienti a nutrire oltre 10 miliardi di persone, visto che la capacità di produzione della biosfera è fissa e non può aumentare oltre una certa soglia. Considerando che i calcoli sono probabilmente in eccesso perché non tutti saranno disposti a smettere di mangiare carne, i calcoli che gli scienziati hanno fatto sull’argomento mostra che il massimo assoluto di persone che la Terra può permettersi di mantenere è di circa 10 miliardi, ma non di più.
Ovviamente questo dipende anche dal tipo di dieta. Prendendo ad esempio lo stile di nutrimento americano medio, per esempio, se tutti adottassero quegli standarda la popolazione massima che la Terra potrebbe permettersi sarebbe di 2,5 miliardi di persone. Questo secondo il sociobiologo Edward Wilson. A far paura sono anche cambiamenti climatici, in particolare per quanto riguarda i ritardi delle piogge e le terribili siccità che stanno colpendo Kenya, Somalia ed Etiopia.