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Assegno INPS, hai poco tempo per non perdere gli arretrati

Published by
Riccardo Magliano

Poter prendere i soldi dello stesso assegno INPS fino al mese di marzo nonostante il ritardo è ottimo. Tuttavia avete ancora poco tempo per farlo e convinene fare subito la domanda.

Il testo che regolamente l’assegno unico per i figli è chiaro su questo punto: non ci saranno gli arretrati per coloro che fanno richiesta dell’assegno dopo il mese di giugno. L’assegno unico per i figli a carico è il sussidio statale che sostituisce gran parte dei bonus per la famiglia, divenuti ormai troppi e troppo complessi da gestire. A partire dal 1 marzo cominceranno le distribuzioni degli assegni del nuovo sussidio, mentre andranno mano a mano a scadere i vecchi bonus, ma questo solo per chi ha già fatto domanda. Le domande per l’assegno unico sono state aperte da gennaio 2022, quindi chi ha già fatto, o farà entro la fine di febbraio, la domanda per l’assegno riceverà il suo primo importo proprio nel mese di marzo.

Per non sfavorire chi ci ha messo più tempo per recuperare i documenti necessari a fare domanda oppure è venuto a conoscenza in ritardo del nuovo assegno, si è deciso di permettere a chi fa richiesta in ritardo di avere comunque gli arretrati dell’assegno unico. In particolare, chi farà domanda dopo il 1 marzo, ma prima del 30 giugno 2022 potrà ricevere, insieme alla prima mensilità, anche gli arretrati dei mesi precedenti alla prima mensilità ricevuta a partire da marzo. Fare domanda un determinato giorno significa ricevere la prima mensilità a partire dal mese successivo a quello di invio e accettazione della domanda. Quindi, facendo un esempio, se si invia la domanda ad aprile, si otterrà la prima mensilità dell’assegno unico con il pagamento di maggio, ma che comprende anche le mensilità di marzo e aprile.

La stessa cosa non vale per chi fa domanda dopo il 30 giugno. Se la domanda per l’assegno unico viene inviata e accettata dopo tale data, la prima mensilità disponibile sarà quella del mese successivo a quello di invio e accettazione, ma senza la possibilità di ottenere gli arretrati. Il danno economico nel perdere gli arretrati a partire da marzo potrebbe essere importante. Prendendo come esempio una famiglia con ISEE inferiore a 15.000 euro e 2 figli a carico, l’assegno ammonterebbe a 175 euro per ogni figlio, quindi 350 euro al mese. Se si inviasse la richiesta per l’assegno dopo il 30 giugno si perderebbero 4 mensilità, pari, dunque, a 1.400 euro.

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