È possibile beneficiare di agevolazioni fiscali per le pensioni, pensate per coloro che cambiano la loro residenza. Ecco dove.
Andare in pensione è il traguardo a cui la maggior parte dei lavoratori ambiscono dopo anni di duro lavoro e grandi sacrifici. Terminare il rapporto lavorativo per godersi i frutti dell’impegno riversato per anni è sempre una grande soddisfazione; tuttavia, non sempre si può spendere la propria pensione con spensieratezza, a causa dei costi e delle tasse troppo elevate.
Ma, a quanto pare, ci potrebbe essere una soluzione anche per questo problema. È possibile, infatti, beneficiare di agevolazioni fiscali riferite alla propria pensione, pensate per coloro cambiano la loro residenza in particolari zone del nostro Paese. Ecco quali.
Agevolazioni per la tua pensione se cambi la residenza. Ecco dove
Da tempo sono state studiate numerose agevolazioni fiscali che permettono, a coloro che ricevono mensilmente un assegno pensionistico, di pagare meno tasse e godersi in maniera più spensierata la propria pensione nel caso in cui si cambi la residenza.
Ci sono, infatti, numerose località tra quei Comuni che offrono benefici e tagli fiscali previsti dal decreto Sostegni ter, appena convertito in legge, che ha lo scopo di favorire il rientro dei cittadini italiani dall’estero. Una mossa che sa tanto di reazione a tutte quelle scelte politiche di altri Paesi, come ad esempio il Portogallo, che offrono regimi fiscali agevolati.
Il decreto Sostegni ter, infatti, prevede un abbassamento dell’aliquota Irpef fino al 7%, inclusi tutti i redditi esteri, per coloro che si trasferiscono e cambiano la propria residenza in Italia e in modo particolare in alcune regioni. Si tratta delle Regioni del Sud, dunque: Calabria, Sardegna, Sicilia, Puglia, Basilicata, Campania, Molise e Abruzzo.
Quindi, per beneficiare dell’agevolazione fiscale, sarà necessario trasferire la propria residenza dall’estero nei Comuni, con meno di 20 mila abitanti, appartenenti alle suddette regioni del Sud. Sono inclusi anche quei Comuni colpiti dal terremoto del 2016 e del 2017. Inoltre, bisognerà necessariamente viverci per un periodo sufficiente di tempo, in modo da recuperare la fiscalità.
Coloro che beneficeranno dell’agevolazione saranno i pensionati che percepiscono un assegno dai 15mila euro in su. Si prevede un beneficio corrisposto per 10 anni, prima del ritorno alla tassazione ordinaria; mentre tra i requisiti previsti è necessario dimostrare di non essere residente in Italia da almeno 5 anni dal cambio di residenza.