I problemi legati all’inflazione e al costo dell’energia continuano ad occupare l’agenda del Governo. Per i rincari attuali si è trovata una soluzione che potrebbe migliorare le cose.
Il Governo è al lavoro per una serie di provvedimenti che facciano da contraltare agli spropositati aumenti dei prezzi dell’energia di questo periodo. A causa del conflitto in Ucraina il prezzo dell’energia è aumentato enormemente, con conseguente aumento dell’inflazione che fa aumentare a sua volta il costo di prodotti di uso comune. Per controbilanciare tutto questo, la Camera ha approvato un nuovo provvedimento all’interno del Decreto anti-rincari che avrà una serie di effetti come la calmierazione dei prezzi dell’energia per le imprese energivore e piccole e medie imprese, oppure il correttivo agli strumenti di Arera per fissare le tariffe: a bilanciare le impennate dei prezzi del gas saranno i costi reali di acquisto sostenuti da chi lo importa.
Il provvedimento ha il fine di impedire gli extraprofitti oltre che tutelare imprese e famiglie. A fronte dei costi dell’energia per famiglia, triplicati, secondo le stime, rispetto al 2021, questo provvedimento anti-inflazione e para-speculazione è recepito come necessario. Per coloro che hanno scritto e sostenuto il provvedimento, questo dovrebbe abbassare i costi delle prossime bollette, con sconti intorno al 40%. Dopo l’approvazione, starà ad Arera stabilire le tariffe da applicare all’energia in rapporto a quanto il prezzo del gas oscillerà per via delle dinamiche di mercato. L’Autorità si troverà investita di nuovi poteri come non se ne erano mai visti da quando era stata istituita la legge che stabiliva i poteri di Arera nel 1995.
La situazione resta complicata sul fronte del gas russo. Il premier Draghi ha confermato che la possibilità di un distaccamento completo dalle forniture di gas dalla Russia non è sul tavolo al momento, ma con l’inasprirsi del conflitto in Ucraina e le continue e sempre più pensanti sanzioni, un embargo totale del gas russo da parte dell’Europa non è da escludere. Per quanto riguarda i contratti pluriennali che legano le forniture di gas, sarà sempre Arera a controllare ogni singolo contratto dei fornitori che comprano il gas in Russia. I poteri dell’Autorità si spingono fino al poter richiedere tutti i contratti necessari ai controlli.