Nuovo faccia a faccia tra Governo e sindacati. Si torna a parlare di tassa patrimoniale di solidarietà. Draghi dovrà decidere che direzione prendere.
Nuovi scontri si aprono anche all’interno della stessa maggioranza sul DEF, il Documento di Economia e Finanza che in un momento di crisi come quello presente è più importante che mai. Nelle discussioni con i ministri, i leader delle varie forze politiche e i sindacati si parla di sussidi alle famiglie, aiuti per contrastare il rincaro dell’energia, ma anche del futuro previdenziale. L’esecutivo guidato da Mario Draghi ha aperto un nuovo tavolo di discussione in un faccia a faccia con i sindacati, in particolare con il segretario della CGIL Maurizio Landini. Dal rappresentante della CGIL è arrivata una proposta che farà sicuramente discutere nei prossimi giorni.
Landini ha dichiarato come al momento attuale sia necessario un intervento di prelievo sui redditi più alti. Un prelievo di solidarietà, come lo ha definito il segretario della CGIL, che si traduce in uno dei chiodi fissi della sinistra italiana: la tassa patrimoniale. La CGIL ha chiesto al Governo un prelievo di solidarietà dell’1% sui redditi superiori a 1,2 milioni di euro per permettere allo Stato di rientrare di quei fondi da destinare agli aiuti per le famiglie danneggiate dalle conseguenze economiche della guerra in Ucraina. Secondo i calcoli della CGIL questo prelievo porterebbe alle casse dello stato circa 6 miliardi di euro. Ovviamente la proposta trova l’opposizione compatta di tutto il blocco di centrodestra del Governo Draghi, fermamente contro la possibilità di un prelievo forzoso dalle tasche degli italiani.
Tra i temi del nuovo DEF occupa uno spazio molto importante la riforma delle pensioni che dovrebbe arrivare nel 2023. La riforma ha il compito di superare l’attuale Quota 102, la principale forma di pensionamento anticipato, che ha già sostituito Quota 100. Da questo punto di vista non è un mistero la posizione di Mario Draghi sul ritorno alla pura legge Fornero, ma in questo caso sono i sindacati a fare una opposizione feroce. La discussione sulla riforma delle pensioni si era arrestata in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, che aveva totalmente preso l’attenzione del Governo, ma con il DEF alle porta dovrà essere riesumata.