Dopo la nuova revisione del catasto, potremmo andare verso un aumento delle tasse riferite alla prima casa. Ecco le novità sull’Imu.
Si aggiunge un nuovo strumento che avrà l’obiettivo di contrastare la revisione del catasto. Confedilizia, infatti, procederà secondo quanto riportato nel disegno di legge delega per la riforma fiscale, piuttosto criticato da alcune fazioni politiche in fase di approvazione.
Gli effetti del provvedimento, in particolare del dibattuto articolo 6, potrebbero manifestarsi a breve con un possibile aumento delle tasse per la prima casa. A quanto pare, infatti, potrebbe esserci l’arrivo di una nuova stangata Imu.
Stangata sulla prima casa? Ecco cosa potrebbe succedere
Mai nel caso dell’approvazione della nuova riforma del catasto aveva messo così tanto in discussione la stabilità e durata del governo guidato da Mario Draghi. La tanto chiacchierata e discussa riforma, infatti, ha diviso, almeno temporaneamente, la maggioranza, rischiando un vero e proprio tracollo.
Si tratta della modifica del sistema di rilevazione catastale, che dovrebbe riguardare il 2026 ma che, almeno secondo quanto riportato da Confedilizia, i suoi effetti potrebbero manifestarsi a breve. Si temono, infatti, stangate Imu, in quanto potrebbe essere applicata su altre abitazioni. Ad oggi, infatti, l’imu è prevista solo per le prime case, ma ciò potrebbe velocemente cambiare.
Secondo Confedilizia, infatti “Con i nuovi inquadramenti catastali – scrivono in un post su Facebook – le modalità di individuazione delle abitazioni considerate di lusso potrebbero portare a risultati molto diversi dagli attuali”. Si teme infatti che vengano incluse, all’interno della tipologia “di lusso”, un maggior numero di abitazioni.
Per Confedilizia, dunque, si tratta di un pericolo imminente e assolutamente possibile a breve. Tuttavia, ad oggi non è possibile calcolare l’impatto della prossima riforma, in quanto il governo non ha ancora stabilito i criteri che verranno attuati.
La maggiore attenzione di Confedilizia, però, si poggia sulla modalità con cui viene rilevato l’Isee, in quanto questo è ottenuto in base al valore catastale degli immobili, tra cui la prima casa. Inoltre, viene posta l’attenzione riguardo il calcolo dei tributi sulle compravendite, calcolati appunto sui dati catastali.
Saranno questi, infatti, gli elementi di discussione e confronto che porteranno all’attuazione della riforma del catasto, in vista del 2026.