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Chiusura forzata del tuo conto corrente da parte della banca, come puoi evitarla

Published by
Riccardo Magliano

La chiusura forzata di un conto corrente è una misura di salvaguardia piuttosto rara, ma comunque possibile. Ci sono dei casi in cui la banca può decidere unilateralmente di troncare i rapporti e non c’è molto da poter fare.

Ci sono dei casi, molto rari per fortuna e comunque molto gravi, in cui la banca può decidere unilateralmente di chiudere il conto corrente di un proprio cliente e tagliare ogni rapporto. Si tratta di una delle cosidette clausole di salvaguardia, un meccanismo che la banca può utilizzare per bloccare i rapporti con un cliente particolarmente problematico. In quel caso le strade da percorrere sono molto poche. Neanche un giudice può fare molto in questo senso, visto che la notifica di tale chiusura arriverà al cliente solo una volta avvenuta la procedura e non ci sarà niente da fare.

Ovviamente, una pena così grave può avvenire solo in caso di un problema altrettanto grave. La chiusura di un conto corrente può arrivare in caso di evasione fiscale, ma in generale la banca può ricorrere a questa misura per qualsiasi reato di natura finanziaria. Oltre alla chiusura del conto corrente, fatto già grave di per sé, nel caso di reati finanziari gravi c’è un altro problema che potrebbe compromettere le proprie posizioni future. La chiusura di un conto corrente per un reato diventa una macchia indelebile sull’identità della persona, noncché elemento che compromette la fiducia che qualsiasi istituto bancario avrà nei nostri confronti. L’identità del cliente sottoposto alla chiusura forzata del conto corrente viene infatti inserita nel database World-Check, una banca dati in cui tutti gli istituti di credito possono controllare le informazioni su un possibile futuro cliente e decidere o meno di avere rapporti con lui.

Un cliente che in passato è stato sottoposto alla chiusura forzata di un conto corrente per una frode fiscale non sarà preso in buona considerazione da altre banche in futuro. C’è da dire però che il World-Check non è una banca dati affidabile al 100%. Le informazioni sulle persone inserite nella banca dati vengono in gran parte prese da internet, cosa che va a braccetto con la possibilità che vi siano inserite informazioni false scritte da terzi.

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