Attesi aumenti per le addizionali Irpef in busta paga con la nuova legge per il 2022. Ma tutto dipenderà dal tuo luogo di residenza
Dopo il caro energia, il problema degli approvvigionamenti delle materie prime e il caro carburanti, arriva un’altra batosta per molti cittadini italiani, per quanto riguarda la busta paga. Sono previsti, infatti aumenti delle addizionali Irpef con la nuova legge delega 2022. Ma tutto dipenderà dal luogo di residenza.
Inoltre, il maggior impatto delle nuove modifiche verrà assorbito da chi ha un reddito medio-alto. Non tutti, però, andranno in contro ad aumenti in maniera indifferente, ci saranno delle differenze sostanziali. Tuttavia, le novità previste saranno effettive solo dal prossimo anno, e non dal 2022.
Busta paga, IRPEF in aumento
Dopo la riduzione da cinque a quattro delle aliquote Irpef, arrivano delle novità che dipenderanno sostanzialmente dalle Regioni di residenza dei contribuenti. Per quanto riguarda, infatti, i residenti nella regione del Lazio, l’aliquota di base dell’1,23% subirà un aumento dello 0,5%, previsto per compensare i disavanzi sanitari.
Le aliquote Irpef (al di fuori della prima) sono state tutte esposte al loro massimale, che ammonta al 3,33%. Si tratta di una bella botta per chi lavora e ha uno stipendio mensile che va tra i 35mila e i 40mila euro all’anno. Si tratta quindi di una detrazione di 300 euro.
Per i redditi fino a 35mila euro, quindi, l’addizionale rimarrà invariata. Questione diversa per chi ha un reddito tra i 35mila e i 40mila, per questi ci sarà una riduzione piuttosto scarna, da 194 a 174 euro. Per quanto riguarda i redditi a salire, ci saranno aumenti tra 126 euro fino a 206 euro (per i redditi da 75mila euro in su).
Per quanto riguarda, invece, la Campania, vi sarà una riduzione dell’imposta ai redditi fino a 28mila euro, che ammonterà a circa 90 euro. Le riduzioni per i ceti medi, invece, saranno molto base per chi ha un reddito fino a 60mila euro l’anno.
Per i redditi maggiori, invece, sono previsti significativi aumenti che andranno da circa 50 euro a 100mila euro. Aumenti più modesti, invece, per chi ha un reddito superiore ai 50mila euro, in regioni come Piemonte e Molise.