Se la guerra continua anche noi piangeremo lacrime e sangue, dice Elsa Fornero

Un proseguimento a lungo termine della guerra in Ucraina potrebbe portare, secondo Elsa Fornero, a delle gravi conseguenze anche per il nostro Paese.

(ANSA/VALERIO PORTELLI)

Il conflitto in Ucraina sembra non avviarsi ad alcuna conclusione. Le tensioni nell’est stanno producendo, oltre a migliaia di vittime umane, ritorsioni economiche e umanitarie anche nei Paesi compresi nell’Eurozona, tra cui l’Italia.

A dipingere uno scenario tanto preoccupante, quanto probabile, è la professoressa Elsa Fornero, ex ministro che ha presieduto il governo guidato da Mario Monti. Per la docente universitaria, un proseguimento a lungo termine della guerra in Ucraina potrebbe portare a delle gravi conseguenze anche per il nostro Paese.

Le conseguenze della guerra in Ucraina, secondo la Fornero

L’invasione di Putin in Ucraina ha riportato una guerra di grandi dimensioni in Europa dopo decine di anni. Se le vittime civili, alla fine del conflitto, saranno tristemente alte e dolorose, le conseguenze economiche inizieranno ad essere già evidenti e registrabili.

Intervenuta giovedì 24 marzo a Tagadà, il programma su La7 da Tiziana Panella, la professoressa Fornero ha fornito la sua versione su quelle che potrebbero essere le conseguenze economiche per il nostro Paese. Ad oggi, secondo l’ex ministro, “non siamo ancora in un’economia di guerra”, ma niente può escludere questa possibilità.

Una situazione di economica di conflitto, infatti, porterebbe a “influenzare quanto deciso deliberatamente dalle singole persone in merito agli acquisti, e dalle imprese in merito ad attività di produzione, di investimento o di scambio”.

Tuttavia, per la professoressa Fornero non siamo ancora in questa situazione particolarmente difficile, ma non è esclusa la possibilità di dover andare in contro ad ulteriori sacrifici in futuro.

(Ansa/ Kiev/ Fermo Immagine)

Uno scenario, però, da evitare. Secondo l’ex ministro, infatti si tratterebbe di un “cambio di paradigma molto importante che non ha delle conseguenze positive sulla vita di ciascuno di noi perché vuol dire meno libertà”.

La Fornero, inoltre, riferisce che il governatore della Banca d’Italia ha annunciato che con questi costi le imprese potrebbero chiudere, anche solo temporaneamente. Un pericolo che andrebbe a colpire numerosi lavoratori, con un conseguente aumento della disoccupazione.

Secondo la professoressa, la priorità è quella di evitare uno scenario di guerra che potrebbe produrre conseguenze difficilissime. Tuttavia, conclude che “se la guerra continua, per qualche mese i sacrifici saranno inevitabili”.

Gestione cookie