Gli effetti dalla complicata situazione internazionale influiscono sui pressi degli cibi. Presto frutta e verdura cominceranno a salire di prezzo e potremo più prenderne come in passato.
La situazione in tutto il mondo è molto complicata. Prima la pandemia, ancora lontana da una fine definitiva, poi la guerra in Ucraina, che continua ad andare avanti con nessun segnale di fine imminente. Questi eventi hanno destabilizzato enormemente l’economia mondiale e in Italia ne stiamo subendo gli effetti sotto una subitanea e vertiginosa impennata dell’inflazione. Secondo i dati il livello di inflazione attuale non era così alto dal 1991. L’indice attuale segna un aumento del 6,7%, di cui 1,2% solo nel mese di marzo. Per il futuro si prospettano delle conseguenze, soprattutto sul prezzo dei beni di consumo. I prodotti essenziali di ogni giorno potrebbero subire delle impennate di prezzo.
Al momento attuale, già diversi prodotti di prima necessità hanno subito rincari di prezzo e i consumatori se ne stanno accorgendo. I primi prodotti a subire i rincari sono stati quelli per la cura della persona. Dal 4,1% al 5,0%. Il secondo gruppo di beni che hanno subito i rincari del periodo attuale sono quelli ad alta frequenza di acquisto, in particolare frutta e verdura. Coldiretti, dopo un suo report, ha parlato di aumenti tra l’8,1% e il 17,8%. Uno sproposito considerando quanto frequentemente frutta e verdura vengono acquistati nel corso di un anno. L’aumento dell’inflazione è diretta conseguenza del rincaro dell’energia, del carburante e del gas metano, che tra febbraio e marzo ha subito un aumento dal 45,9% al 52,9%. Arriva l’allarme di Codacons, che segnala come le famiglie italiane stiano spendendo sempre di più soltanto per la spesa settimanale, e questo a svantaggio in particolare delle categorie meno abbienti.
La situazione è molto grave e crea tensioni all’interno del Governo. Mario Draghi rivendica lo stanziamento di 20 miliardi di euro di manovre a favore delle famiglie contro i rincari dell’energia e del carburante, ma anche queste manovre stanno soltanto attutendo l’impatto terrificante degli aumenti. All’interno delle istituzioni si sta guardando a misure strutturali che possano aiutare i consumatori italiani, dando loro una boccata d’ossigeno dalle innumerevoli spese sempre più alte.