Durante la pandemia le scadenze del pagamento del bollo auto erano cambiate per favorire i contribuenti. La stessa cosa potrebbe succedere per il recente problema delle bollette di luce e gas.
Il bollo auto è una delle tasse meno tollerate dagli italiani. Il pagamento della tassa automobilistica alle Regioni è una di quelle che meno si ha voglia di fare e per questo sono previste molte complicazioni in caso di dimenticanza, ritardo o evasione della stessa. Tuttavia dalle istituzioni arriva ua buona notizia, che permette un minimo di respiro a chi è già oberato con le spese delle bollette di luce e gas. Come era già successo durante il periodo della pandemia, anche adesso che le spese degli italiani sono particolarmente alte, alcune regioni hanno deciso di allungare i tempi di pagamento del bollo auto.
Come detto, il bollo auto è in mano alle Regioni. Sono i governatori regionali a riscuotere l’imposta e, in caso di mancato pagamento, sono sempre loro a decidere le sanzioni. A cose normali il pagamento del bollo auto avviene su base annuale, in date decise autonomamente dalle singole regioni che raramente variano da un anno all’altro. In via eccezionale, durante il periodo più buio della pandemia era stata decisa da molte regioni una dilazione dei tempi di pagamento del bollo auto per aiutare i contribuenti in difficoltà per le complicazioni dovuti al blocco delle attività durante l’emergenza. Stessa cosa sta venendo discussa in questo periodo. Alcune regioni stanno pensando, in virtù della situazione attuale di rincaro dei prezzi energetici e aumento dell’inflazione, di allungare i tempi di pagamento della tassa. In questo modo si darebbe tempo agli italiani di mettere insieme risparmi per pagare.
La prima regione ad aver ufficializzato la dilazione è l’Emilia Romagna. Nella regione la scadenza del bollo auto era fissata al 30 giugno, ma con questa dilazione si potrà pagare senza l’aggiunta di mora, fino al 31 luglio. Un mese che potrebbe fare la differenza per molti contribuenti. Nel prossimo futuro anche altre regioni potrebbero decidere di seguire l’esempio del governatore dell’Emilia Romagna Paolo Calvano. Vista l’importanza della crisi energetica attuale e l’aumento spaventoso dell’inflazione.