La nuova riforma IRPEF con la divisione degli scaglioni in 4 anziché 5 percentuali avrà molte conseguenze. Una di queste è il dimezzamento della platea dei beneficiari dell’assegno unico. Ecco perché.
La rimodulazione delle aliquote IRPEF arrivata con la riforma da una serie di effetti collaterali non del tutto imprevisti. Il solo cambio di numero di aliquote, che passano dalle 5 precedenti a 4, cambierà in maniera massicia l’importo di molte buste paga a favore soprattutto dei lavoratori dipendenti e dirigenti. Il rovescio della medaglia è che questa riforma avrà anche delle ricadute negative su una certa fascia di popolazione che vedrà i propri introidi decurtati di 188 euro. I problemi riguarderanno circa 370.000 lavoratori, in particolare quelli appartenenti a famiglie già in difficoltà economica. Per molte persone gli importi delle buste paga caleranno di cifre intorno ai 300 euro già a fine marzo, ma questo, in un certo senso, era previsto.
La situazione dovrebbe riequilibrarsi grazie all’introduzione dell’assegno unico per i figli, che rifornirebbe il nucleo familiare di quel tanto che basta da non andare in perdita con il nuovo IRPEF attivo. Il problema è che la riforma dell’IRPEF non influisce solo sulle buste paga, ma anche sul calcolo del reddito. Il documento ISEE gioca una parte importantissima dell’assicurare o meno l’assegno unico alle famiglie che ne fanno richiesta e la riforma IRPEF intaccherà anche questo aspetto. Il cambio di aliquote porterà a un diverso calcolo del reddito complessivo dei lavoratori, portando l’indice ISEE a salire. In questo modo alcuni non potranno usufruisse dell’assegno unico per via del nuovo ISEE troppo alto.
Le famiglie che non hanno ancora fatto la domanda per l’assegno unico per i figli a carico ci rimetteranno sulla busta paga già dalla fine di marzo. Inoltre, secondo i calcoli gli ISEE aumentati a causa della riforma IRPEF farà si che circa la metà delle famiglie non potrà accedere all’assegno stesso. L’aspetto ancora più negativo della faccenda è che non sarà più possibile neanche usufruire dei bonus per la famiglia precedenti, perché cancellati in favore dell’assegno unico.