Reddito di Cittadinanza, in due mesi 11mila famiglie lo hanno perso

Sono 128mila le famiglie che hanno perso il Reddito di Cittadinanza in soli due mesi. In questo articolo spieghiamo il perché

Secondo l’ultimo aggiornamento redatto dall’Osservatorio INPS, in Italia sono 1,1 milioni i nuclei familiari che percepiscono il Reddito o la Pensione di cittadinanza. Sempre secondo quanto riferiscono i dati, sono ben 2,44 milioni le persone coinvolte nella ricezione del sussidio.

Numeri importanti che riflettono sicuramente il bisogno di molti cittadini di un sostegno economico da parte dello Stato. Ma, secondo quanto si apprende dalle informazioni diffuse dall’INPS, sarebbero 11mila le famiglie che hanno perso il Reddito di Cittadinanza in due mesi. Ecco perché.

11mila famiglie hanno perso il Reddito di Cittadinanza in due mesi, ecco perché

L’Osservatorio curato dall’INPS ha diffuso il suo report riguardo la situazione del Reddito di Cittadinanza in Italia. Secondo i dati, sono 2,16 milioni i cittadini italiani che percepiscono il sussidio, a cui si aggiungono circa 231mila cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno e circa 87mila cittadini europei.

Non tutti, ovviamente, percepiscono lo stesso importo netto. L’assegno medio, infatti, va da un minimo di 473€ ad un massimo di 763€. Nello specifico, il primo importo si riferisce ad un nucleo familiare costituito da una sola persona, il secondo invece si riferisce ad un nucleo familiare costituito da 5 componenti.

I beneficiari, suddivisi per aree geografiche del nostro Paese, sono riferiti soprattutto alle regioni del Sud Italia. In particolare, sono quasi 1,75 milioni i beneficiari del Reddito di Cittadinanza che risiedono nell’area del Sud e delle Isole. A questi si aggiungono 417mila persone residenti al Nord e 322mila nelle regioni del Centro Italia.

Ma dalle informazioni diffuse dall’Osservatorio curato dall’Istituto emerge un altro dato molto interessante che fa discutere. Secondo le rilevazioni, infatti, circa 11mila famiglie hanno perso il Reddito di Cittadinanza in soli due mesi.

Nel periodo di gennaio-febbraio 2022, infatti, ci sono state revoche che hanno riguardato circa 11mila nuclei familiari. IN particolare, si sono registrare 116mila decadenze. Il perché di queste revoche sta nell’aggiornamento della dichiarazione sostitutiva unica (DSU).

Si tratta di un aggiornamento indispensabile per poter ottenere la prosecuzione del beneficio economico previsto dallo Stato. La suddetta dichiarazione, infatti, potrebbe aver provocato la decadenza del sussidio, così come l’evenienza di aver presentato in ritardo il documento.

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