Olio per friggere, iniziano i razionamenti: non puoi acquistarne più di 5 litri

L’olio per friggere diventa sempre più raro. La guerra in Ucraina si fa sentire sugli scaffali e i primi prodotti a sparire sono quelli legati ai cereali importanti. Comincia il razionamento.

Le conseguenze della guerra continuano a sentirsi in Italia. Dopo il rincaro del prezzo delle bollette e del carburante, cominciano i problemi con i generi alimentari importati dall’est. Dall’Ucraina arrivano, infatti, molti dei cereali utilizzati per le lavorazioni di una moltitudine di prodotti. Uno dei prodotti ad essersi esaurito più in fretta è l’olio di semi, utilizzato in casa di moltissimi italiani come olio da frittura. Le scorte di olio di semi nei supermercati si sta rapidamente esaurendo e i supermercati stessi si sono trovati costretti a chiedere alla clientela di ridurne l’acquisto.

La situazione è talmente critica che anche le istituzioni hanno cominciato a dire la loro. Una nota diffusa dal Ministero dello Sviluppo Economico ha fatto notare come, alla situazione attuale, con l’attuale andamento dei consumi, le scorte di olio di semi potrebbero esaurirsi completamente in 1 mese. Dopo questo periodo la situazione potrebbe essere così disperata da portare le istituzioni a permettere l’utilizzo di ingredienti alternaivi per la produzione dell’olio di semi. In particolare si parla di sostituirlo con l’olio di palma e altri grassi naturali. In questo senso si viene a creare la necessità di produrre nuove etichette che specifichino il cambio di ingredienti per tali prodotti. Molte linee di supermercati hanno già provveduto a chiedere, tramite messaggi rivolti alla clientela, di acquistare meno olio di semi possibile, nella misura di un massimo di 5 litri per famiglia. Molti altri prodotti derivati dal grano e dai cereali rischiano presto di fare la stessa fine dell’olio di semi a causa della riduzione delle importazioni.

Il pane è un bene che rischia molto dal proseguire della guerra. Il grano utilizzato in Italia per la produzione di pane viene in gran parte dall’Ucraina, e il suo prezzo è già aumentato molto dall’inizio del conflitto. Il Ministero dello Sviluppo Economico avverte che la situazione continuerà a peggiorare mano a mano che il conflitto continua.

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