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Guerra in Ucraina, perchè l’acquisto della prima casa in Italia potrebbe diventare impossibile

Published by
Riccardo Magliano

Come possiamo intuire leggendo in giro, gli eventi che accadono nel mondo hanno una ripercussione sull’economia, anche in campi che non ci aspetteremmo. Ecco come la guerra in Ucraina ha alzato i tassi di interesse dei mutui.

L’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina che ha portato rapidamente alla guerra di invasione sta monopolizzando i telegiornali da qualche settimana a questa parte. Le ripercussioni di questo conflitto sull’economia, specialmente europea, sono molteplici, ma in questo caso tratteremo di una conseguenza che nessuno non addetto ai lavori potrebbe sospettare. Si tratta della correlazione tra la guerra in Ucraina e i tassi di interesse dei mutui a tasso fisso, che sono aumentati proprio a causa della guerra. I dati arrivano da una ricerca fatta dal noto aggregatore Facile.it, che ha paragonato i tassi di interesse per i mutui di adesso rispetto a quelli di un anno fa.

Secondo la ricerca i mutui ad essere maggiormente penalizzati dalla guerra in Ucraina sono quelli a tasso fisso. La causa dell’incremento dei tassi di interesse, cresciuti dell’1% rispetto all’anno scorso, è l’aumento dell’inflazione causata dal conflitto. Per capire quanto questi aumenti abbiano impattato sui mutui richiesti, basti pensare che oggi un mutuo fisso da 126.000 euro al 70% da restituire in 25 anni viene concesso con un TAEG (ovvero il miglior tasso disponibile) a 1,44%, con una rata mensile da 489 euro. 12 mesi fa lo stesso mutuo presentava il TAEG all’1,04% e una rata mensile pari a 466 euro. Moltiplicando tutto questo per 25 anni di restituzione, viene fuori che chi richiede oggi un mutuo per la casa spenderà circa 6.900 euro in più rispetto all’anno scorso per resitutirlo.

Da Facile.it viene spiegato che l’aumento dell’inflazione sta continuando ad essere un problema in Europa dall’inizio degli aumenti del prezzo dell’energia, acuato ancora di più dal conflitto in Ucraina. Nonostante gli aumenti, gli esperti dicono che la situazione è ancora stabile per il momento. Tuttavia, se l’aumento dell’inflazione diventerà strutturale e i problemi dell’energia e del conflitto non verranno risolti, si immagina che la BCE dovrà intervenire sui tassi di interesse. Questo porterebbe a un bilanciamento dei tassi di interesse dei mutui fissi, ma a un aumento dei tassi variabili, sia per chi ha già investito in un mutuo variabile, sia per chi lo farà in futuro.

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