Ritorna in auge il famoso Cashback fiscale per alcune spese. Ecco, quindi, come potrai recuperare i soldi dati al Fisco.
In Italia si ritorna a parlare di Cashback fiscale, un meccanismo molto popolare durante il governo Conte II, ma poi eliminato dall’esecutivo diretto da Mario Draghi. Questa volta però, riguarderà solo spese e detrazioni riferite a visite, cure, medicine, analisi, assistenza e altre prestazioni sociosanitarie.
Secondo quanto stabilito dalla legge delega per la riforma del Fisco, le detrazioni saranno quindi erogate direttamente sul conto del contribuente, attraverso le applicazioni per smartphone previste. Piattaforme che verranno utilizzate in futuro per la detrazione di altri costi.
Sono finalmente partite le discussioni tra le varie forze politiche che dovranno esprimersi sul tema del Cashback. Lo strumento verrà utilizzato per rendere più semplici le operazioni sulle piattaforme telematiche. Esistono sul tavolo varie proposte che verranno analizzate nelle prossime settimane.
Secondo quanto riportato da ItaliaOggi, le detrazioni fiscali riferite a spese mediche e altre prestazioni sociosanitarie dovrebbero essere erogate direttamente sul conto corrente del cittadino. Questo avverrà mediante notifica su applicazioni dedicate e non più, quindi, mediante la presentazione di documentazioni specifiche.
Il ministero dell’economia avrebbe dato il via libera a quella che è la proposta bandiera del M5S. Questa prevede, infatti, la modifica della legge delega fiscale. Previsti quindi incontri a breve per evitare nuove rotture su temi caldi come i forfettari.
Secondo la disposizione riferita al Cashback fiscale, si prevede una graduale trasformazione per la finanza pubblica, riferita alle detrazioni individuate all’articolo 15 del Tuir. Queste sono riferite agli acquisti di beni specifici e servizi di rimborsi versati direttamente su piattaforme telematiche.
Secondo quanto riporta ItaliaOggi, la deputata 5Stelle, Vita Martinciglio, ha dichiarato che “è stato accolto l’impianto Cashback fiscale come lo abbiamo proposto”, inoltre la deputata apre alla sinistra: “c’è una proposta migliorativa di Leu su cui non poniamo alcun ostacolo”:
Intanto, tiene banco il nodo riferito alla flat tax. Si è riaperto infatti il dibattito tra il Pd e la Lega. Il partito di Salvini chiede l’applicazione dell’aliquota al 20% per coloro che superano i 65mila euro. A questa proposta si oppone il Pd, secondo cui, afferma Gian Mario Fragomeli “chi supera i 65mila euro deve rientrare nel sistema ordinario Irpef”.
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