Putin contro l’Italia, perchè ora la benzina andrà sopra i 3 euro

Russia contro l’Italia: la benzina potrebbe salire sopra i 3 euro. Ecco le possibili conseguenze con la minaccia Russa nei confronti dell’Italia.

Russia contro l'Italia, aumento carburante
Aumento del carburante e chiusura dei rubinetti del gas (Pixabay)

Il presidente di Nomisma Energia – professore di ingegneria presso l’università di Bologna e presso il Politecnico di Milano – Davide Tabarelli, ritiene che ci possano essere delle conseguenze pesanti per l’Italia con la minaccia Russa. Si verificherebbero pesanti aumenti del prezzo della benzina. Senza il gas proveniente dalla Russia, “lo stivale” rischia che i prezzi del carburante schizzino alle stelle.

Il popolo italiano sta già avvertendo, da un po’ di tempo a questa parte, gli effetti del conflitto tra Russia ed Ucraina, tanto che molti autisti, giorni addietro, hanno pensato di svuotare interi reparti del supermercato per acquistare l’olio di semi di girasole in modo da allungare il gasolio e contrastarne l’aumento del prezzo.

Tabarelli, presidente della società di ricerca sull’energia e l’ambiente, sostiene che il gas arriverebbe a superare i 300 euro per MWh (megawattora), la benzina arriverebbe a 3 euro, se il petrolio si inizi ad aggirare tra i 200 ed i 300 dollari a barile.

Russia contro l’Italia: “finché non scendono i consumi non scenderanno nemmeno i prezzi”

Russia contro l'Italia, aumento carburante
Davide Tabarelli ha parlato dello scenario che potrebbe verificarsi, in Italia, durante un’intervista per il “Messaggero”. (Pixabay)

Davide Tabarelli sostiene, inoltre che l’inflazione potrebbe arrivare a oltre il 14%. In generale, si deve pensare di razionare i consumi. Se non è la politica ad occuparsene, non c’è nulla da fare, già il mercato ci sta pensando.

Sono moltissime le imprese che  hanno bloccato i forni o deciso di ridurre nettamente la produzione. Dall’inizio della guerra, l’unica nota “positiva” è che per il gas si registrano prezzi introno a 110 euro per MWh. Si tratta di dati minori rispetto quanto si era registrato all’inizio del conflitto.

Come si sta muovendo l’Italia?

Mosca, nonostante tutto, ha dichiarato che intende rispettare i contratti di importazione. Ma se la Russia dovesse chiudere i rubinetti del gas all’Italia (che vi dipende per il 40-45%), per prima cosa rovinerebbe il suo sistema di giacimenti ed il flusso di valuta pregiata, da cui dipende. Al momento l’Italia sta cercando di mettere mano alla situazione. Luigi Di Maio (Ministro degli Esteri) sta provando a valutare e trovare il modo di diversificare le  fonti di approvvigionamento italiane.

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