Cosa prevedono le normative che regolano la situazione di chi assiste chi è affetto da tumore? Ecco cosa prevede la legge 104 per i loro familiari
Ci sono patologie gravi che presuppongono, spesso, l’assistenza al malato da parte di qualcuno che sia in grado di soddisfare le sue esigenze e stargli vicino. Ma cosa prevedono le normative che regolano la situazione di chi assiste i malati di tumore? Ecco cosa prevede la legge 104 per i loro familiari.
L’elemento che viene preso maggiormente in considerazione, per quanto riguarda le normative previste dalla legge 104, è il riconoscimento di invalidità civile e dello stato di handicap. Entrambi dipendono dalla patologia e alle prescrizioni del medico e alle indicazioni INPS.
Cosa prevede la legge 104 per i familiari di chi è affetto da tumore
Per accedere alla legge 104, è necessario completare un particolare iter di accertamento di invalidità. Non ci sono tempi particolarmente ristretti. Chi è affetto da tumore, infatti può fare richiesta subito dopo aver ricevuto la diagnosi. È necessario, tuttavia, rivolgersi ad un medico abilitato dall’Inps.
La legge 104 assicura alcune agevolazioni e protezione da parte dello Stato per i pazienti (anche oncologici) e chi è incaricato di assisterli. Mediante il riconoscimento dell’invalidità civile, infatti è possibile accedere ai benefici assistenziali, economici e previdenziali riservati ai pazienti.
Possono accedere alle agevolazioni previste dalla legge 104 anche i familiari che assistono coloro che sono affetti da tumore. Tuttavia, è necessario l’iter di accertamento di invalidità temporanea.
Cosa prevede la legge 104 per i parenti di coloro che sono affetti da tumore
I parenti che assistono pazienti affetti da tumore possono avere accesso ad una serie di facilitazioni previste dalla legge 104. Tra queste vi sono 2 ore di permesso giornaliero retribuito, oppure 3 giorni di permesso mensile coperti da contribuzione figurativa.
Inoltre, sono previste delle agevolazioni anche per il genitore di un figlio affetto da malattia oncologica. Questo avrà infatti diritto ad un congedo retribuito, fino a due anni. Per il lavoratore che assiste un parente con questa patologia, è previsto anche la possibilità di non lavorare nelle ore notturne.
Vige anche il diritto all’istruzione e all’educazione per chi è affetto dalla patologia. Inoltre, lo Stato mette a disposizione detrazioni Irpef per i familiari a carico, l’Iva al 4% prevista per comprare mezzi utili al sostentamento medico del malato e deducibilità delle spese mediche specifiche.
Come fare domanda
È possibile accedere alla legge 104 facendo domanda anche subito dopo la diagnosi. È necessario rivolgersi ad un medico abilitato dall’INPS, il quale invierà in maniera telematica il certificato medico. Entro 30 giorni dall’invio, occorrerà spedire la domanda in via telematica.
Per inviare la domanda ci sono due strade: invio attraverso intermediari abilitati, come associazioni di categoria e patronati; oppure di persona, mediante il sito web dell’INPS. Sarà necessario inoltre concordare una visita di accertamento con la commissione medica, che verificherà l’esistenza dei requisiti.