Rottamazione, nuove scadenze: attenzione alle rate

Continua il calvario della regolazione dei conti con la rottamazione delle cartelle esattoriali. Dopo la scadenza del 7 marzo una nuova proroga per permettere ai debitori di mettersi in pari coi pagamenti.

Se fino a poco tempo fa il problema della pandemia aveva impedito a molti di mettersi in pari con i debiti arretrati con lo Stato, oggi ci si mette la guerra in Ucraina e il rincaro del carburante. La situazione mondiale agitata obbliga lo Stato Italiano a rivedere alcune sue posizioni in merito ai debitori. Nonostante le continue proroghe degli scorsi mesi, sono ancora molti coloro che non sono in pari con il pagamento delle rate della rottamazione ter e il saldo e stralcio. Così, visto il periodo complicato, la Commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento che proroga ulteriormente i termini di pagamento delle cartelle esattoriali.

Sono le forze politiche di centrodestra ad aver spinto per questa soluzione, incontrando la simpatia del Movimento 5 Stelle. La proroga è stata approvata con un emendamento al Decreto Sostegni Ter, rinviando le date di pagamento delle rate previste per la fine del 2021. Per tutti quei debitori dello Stato che non sono stati in grado di pagare le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio, potranno farlo con la prossima scadenza. L’alternativa a questa soluzione avrebbe fatto sì che alcuni contribuenti fossero costretti a pagare l’importo dovuto senza possibilità di rateazione con l’aggiunta di mora. Da questa necessatà nasce la nuova dilazione dei termini della rottamazione ter e saldo e stralcio.

Il prolungamento della cosiddetta pace fiscale continuerà quindi fino ad aprile. La nuova proroga prevede che le rate di fine 2021 relative alle scadenze del 2020 potranno essere saldate entro il 30 aprile 2022. Per le rate relative alla scadenza del 2021 il termine è al 31 luglio 2022, mentre per le rate in scadenza del 2022 il termine è novembre 2022. Entro i termini della definizione agevolata anche i pagamenti effettuati in mini ritardi entro i 5 giorni dopo le date di scadenza sopra elencate.

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