Arrivano i bonus benzina in regalo se fai la spesa nei supermercati. Ecco la risposta al rincaro dei carburanti e all’aumento dei prezzi
Il rincaro carburanti continua a falcidiare il lavoro di migliaia di autotrasportatori, oltre a stravolgere la vita di chi, per lavoro o per motivi personali utilizza l’auto e i mezzi di trasporto regolarmente. La situazione è particolarmente difficile e non sembra ci sia all’orizzonte una situazione di ripresa.
Se una situazione di difficoltà economica sembra aver ormai preso il sopravvento, ci sono delle realtà che sembrano avviarsi ad un adattamento del contesto economico in cui viviamo. È proprio questo il frangente in cui stanno emergendo i bonus benzina correlati alla spesa nei supermercati. Ecco di cosa stiamo parlando.
Bonus benzina se fai la spesa nei supermercati
In questa situazione di difficoltà economica, segnata dai rincari dei costi di energia e dal rincaro carburanti, si stanno facendo sempre più strada i bonus benzina. A prendere l’iniziativa è stata la più grande GDO alimentare italiana: Esselunga.
Il gigante della distribuzione organizzata ha da poco esordito nel Veneto, allestendo tre iper in provincia di Verona e uno a Vicenza. È proprio nello store vicentino che è stata adottata l’idea del buono: otto euro ogni trentacinque spesi al supermercato.
La promozione dei bonus benzina ha avuto il via giovedì 17 marzo e, a quanto pare, sarà in vigore fin al 13 aprile. Tuttavia, l’azienda riferisce al Corriere che “Già nei mesi scorsi abbiamo attuato un’operazione di revisione dei prezzi intervenendo su un paniere di oltre 1.500 articoli”.
Un’avvisagli di economia di guerra che entra in orbita con le necessità e gli spazi di manovra di giganti del consumo, come appunto Esselunga. In questo frangente, infatti, nasce l’idea di accompagnare e incentivare la spesa negli store del marchio, puntando sulla crisi dei prezzi del carburante.
Nonostante questo, l’azienda leader del settore in Italia ha scelto di rinunciare a parte del proprio margine di guadagno, con l’obiettivo di “rispettare la filiera produttiva e i piccoli produttori italiani”. Una situazione, dunque, che potrebbe certamente attenuare il colpo, almeno in una fase iniziale, ma che riflette sicuramente la difficile situazione economica in cui il nostro Paese si trova attualmente.