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Bonus edilizi, perchè ora dovresti avere paura ad iniziare i lavori

Published by
Riccardo Magliano

Mancato rispetto della concessione edilizia ed opere realizzate senza permesso di costruire: si rischiano controlli della polizia municipale e dei vicini.

Può essere scoperto un abuso edilizio? Si pensa di poterla passare lisca, che non si subiranno mai controlli ufficiali e tanto meno che i vicini vadano ad effettuare denunce. Beh, c’è il rischio di sbagliarsi di grosso. La giurisprudenza si è spesso occupata di questo problema e, in realtà, il quadro che ne esce è quello di un’amministrazione titolare di super-poteri di accertamento, che incontrano il solo limite della privacy e dell’inviolabilità del domicilio (cui però un’ordine di accesso del giudice potrebbe derogare). Si pensi, peraltro, che proprio di recente i giudici hanno ritenuto legati i controlli effettuati tramite il satellite controllato da Google.

I controlli avvengono spesso su segnalazione di privati al Comune o alle forze dell’ordine e si tratta sempre di vicini di casa o dell’amministratore di condominio, a cui spetta il compito di tutelare l’aspetto estetico e la stabilità dell’edificio. La segnalazione può anche essere anonima. L’abuso edilizio è, del resto, un reato perseguibile d’ufficio, il che significa che basta una semplice segnalazione all’amministrazione o alle forze dell’ordine affinché venga aperta un’indagine e, di conseguenza, un fascicolo alla Procura della Repubblica. Non c’è quindi bisogno di una formale denuncia. Peraltro, come più volte chiarito dalla giurisprudenza, esiste un vero e proprio diritto a prendere visione, presso lo sportello comunale, degli atti della concessione edilizia richiesta da un condomino dello stesso stabile. In caso di contestazione saranno avviati due procedimenti. Il primo è l’accertamento del reato che termina con il processo penale in tribunale e con la sentenza di condanna, mentre il secondo prevede l’istrutturoia amministrativa con l’ordine di demolizione dell’opera, che deve essere emesso dal magistrato.

La differenza tra i due è che il primo procedimento può essere definitivamente “archiviato” se interviene la prescrizione del reato (pari a 4 anni o, se l’indiziato ha ricevuto un avviso di garanzia, pari a 5 anni); invece l’ordine di demolizione può essere emesso anche dopo numerosi anni non applicandosi, in questo caso, alcun termine di prescrizione. La polizia municipale è sicuramente l’organo più indicato per l’accertamento degli abusi edilizi. E ciò perché spetta al Comune far rispettare il proprio regolamento urbanistico e le norme edilizie locali. I vigili quindi potranno aprire una segnalazione che porterà all’avvio del procedimento amministrativo con l’ordine di demolizione. Poiché, come detto, il reato di abuso edilizio è procedibile d’ufficio, le autorità che, nell’esercizio delle proprie funzioni hanno rilevato tracce di reato, hanno l’obbligo di segnalarlo alla Procura della Repubblica affinché si avvii anche il processo penale.

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