Rincaro dei carburanti, in che modo vi stanno truffando

Continua il rincaro dei carburanti nel nostro Paese, ma si tratta di un aumento irrazionale denunciato anche dal Governo. Ecco come vi stanno truffando.

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Il prezzo dei carburanti continua ancora ad aumentare e, giorno dopo giorno, si toccano cifre record mai viste nel nostro Paese. Una situazione che ha portato per la prima volta un pieno di diesel a costare di più di uno di benzina. Ma qual è il vero motivo di questo aumento?

Il rincaro dei carburanti è un problema che tiene banco da alcune settimane, e se, almeno inizialmente si era associato l’aumento dei prezzi al caro energia, prima e alla guerra in Ucraina, dopo, adesso appare davvero una situazione irrazionale. Tanto irrazionale da irritare anche il governo. Ecco quindi, qual è il vero motivo.

Speculazione del rincaro dei carburanti. Ecco cosa succede

Nel nostro Paese stiamo assistendo ad un rincaro dei carburanti mai visto prima. Solo nelle ultime due settimane, il prezzo della benzina è aumentato del 17,2%, mentre quello del gasolio del 25%. Una situazione mai vista prima che ha causato l’ira, oltre di autotrasportatori e cittadini, anche del Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani.

Secondo il ministro, infatti, si tratta di “Una colossale truffa”, per cui non vi sarebbe alcun valido motivo dell’aumento dei prezzi di carburante a cui stiamo assistendo ogni giorno. Una situazione grave per cui il governo pare intenzionato ad intervenire fissando un tetto massimo sui prezzi.

Secondo l’Unione energie per la mobilità, i cui membri sono distributori di carburanti, come Q8, Tamoil, Eni e altri, parla di una “filiera della raffinazione in forte crisi finanziaria”, e del tentativo di “contenere i rialzi”. Tuttavia, la Federazione dei gestori degli impianti stradali, sta mostrando prezzi in continua salita.

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Mentre le quotazioni del barile, dopo aver raggiunto un massimo di 118 euro il 7 marzo, sono tornate sotto i 100, il prezzo riferito ai prodotti raffinati sulla piazza del Mediterraneo hanno raggiunto con la benzina un aumento del 17% (0,77€ al litro).

Prezzi alti, ma comunque ben differenti dai 2€ al litro che i cittadini spendono per fare rifornimento. Prezzo condizionato soprattutto dall’Iva e dalle accise. Due elementi che rappresentano circa il 60% del prezzo finale per la benzina e il 55% per il gasolio.

Sul prezzo della benzina, le accise corrispondono a 0,7€ per litro che, sommandole al 22% di Iva, portano le imposte al 52,9%, mentre sono al 48,7% per il gasolio. Questo fa dell’Italia il quarto Paese nell’Unione Europea per imposte sul prezzo della benzina e primo sul prezzo del gasolio.

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