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Economia

Fuga dalla Russia, ma gli italiani raccontano un’altra verità: “Ristoranti pieni, stanno con Putin”

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Francesca Staropoli

Anche se le sanzioni emanate ai danni della Russia rendono il paese a rischio default tecnico, ci sono realtà che attualmente ne stanno risentendo relativamente poco.

Come si vive in Russia, secondo alcuni ristoratori italiani.

Una fetta di russi, stando a quanto raccontano ristoratori italiani emigrati in Russia, sono stati toccati poco o per niente dal conflitto russo-ucraino. Cosa pensa la parte di popolazione che sta con Putin?

Questo è ciò che dicono ristoratori italiani che vivono e lavorano in Russia, secondo cui il calo della clientela si aggira a un massimo del 10%. Sensibile, invece, l’aumento dei prezzi dei prodotti importati, causato anche dal crollo del rublo. Un esempio è quello della farina: se prima sacchi da 2,5 kg costavano 2500 rubli, ora il prezzo è salito a 8mila. L’import ha avuto un aumento complessivo del 150-200%, quindi i ristoratori stanno cercando di adattare il loro lavoro all’uso di prodotti non provenienti dall’Europa.

Anche se ora la situazione non è cambiata drasticamente per gli imprenditori della ristorazione in Russia, anche loro sanno che il rischio che il peggioramento avvenga tra qualche settimana esiste. Ma se decidono di non lasciare il paese, nonostante sia sempre più isolato dall’Occidente, è perché il lavoro è più elastico e meno sottoposto a procedure burocratiche.

La percezione della vita in Russia

Alcuni di questi imprenditori ripongono fiducia nel fatto che il governo russo riuscirà a livellare le difficoltà economiche che si stanno creando, e dal loro punto di vista la maggior parte dei cittadini russi appoggia Putin, relegando i dissidenti a una minoranza che non supera il 15%. Un sondaggio indipendente dall’agenzia privata Russian Field stima invece una percentuale di favorevoli del 58,8%, con punte di oltre il 70% tra chi ha più di 60 anni, mentre l’adesione scende al 41,7% tra chi ha un’età compresa tra 18 e 29 anni.

Tra le voci di imprenditori italiani in Russia c’è anche quella di chi dichiara che i problemi con i pagamenti elettronici sono durati solo una manciata di giorni, e che la vita scorre normalmente, poiché i russi sono già abituati a vivere in un clima un pesante, dunque l’argomento principale dei discorsi non è la guerra. Molti russi ritengono che la colpa di questa situazione sia della NATO, degli USA e dell’Europa, e anche se molti hanno parenti in Ucraina e li rattrista il pensiero di quello che può accadere ai loro parenti, credono che non esista altro modo di reagire al fatto che la NATO voglia sottomettere la Russia.

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