La differenza di prezzo tra diversi tipi di carburante è da ricercare nelle tasse che vi vengono applicate sopra. La guerra in Ucraina ha cambiato le cose e adesso il risparmio di ieri stanno diventando le perdite di oggi. Gli automobilisti stessi hanno causato la variazione dei prezzi, pur senza volerlo.
Vi siete mai chiesti come mai il disel costi meno della benzina? La domanda potrebbe essere banale, ma c’è molta più complessità di quanto si immagini dietro alle variazioni di prezzo dei derivati del petrolio. Il costo della benzina non è dettato soltanto dalle normali circostanze del mercato, ma sopratutto, e in gran parte, dalla tassazione che lo stato mette sui prodotti derivati dal petrolio. Le cosiddette accise incidono per una fetta particolarmente ampia del prezzo della benzina e del disel. Rispettivamente di 0,728 euro al litro e 0,617 euro al litro.
Si parla quindi di un’incidenza di circa il 40% del prezzo totale. L’incidenza di queste accise sui derivati del petrolio sono precisamente il motivo per cui, normalmente, la benzina costa più del disel e perché in passato è stato un buon investimento comprare una vettuara a disel per risparmiare sul carburante. La guerra in Ucraina, tuttavia, ha cambiato le basi di mercato su cui si fonda la differenza di prezzo. A parità di materia a disposizioni il disel sarebbe senza dubbio la scelta migliore, ma con la guerra in corso e la difficoltà nei trasporti dei prodotti per strade e oleodotti, entrami i derivati sono ormai di difficile reperibilità in Italia. Al momento, tuttavia, la domanda di disel in Italia è superiore a quella di benzina, cosa che fa salire maggiormente il prezzo del disel rispetto alla controparte.
Secondo i calcoli effettuati, il disel ha aumentato il suo prezzo del 15,2% rispetto al 13,3% della benzina. Entrambi i carburanti hanno ormai superato la soglia dei 2 euro al litro e non sembra che la situazione potrà migliorare in tempi brevi. Il conflitto in Ucraina non sembra destinato a finire tanto presto, quindi per il momento gli esperti prevedono che il prezzo dei carburanti continuerà a salire almeno finché la guerra e i disagi annessi andranno avanti. Con i prezzi al livello attuale si calcola che la spesa media per il carburante in Italia si di 570 euro a famiglia, con tendenza all’aumento.