Razionamenti, supermercati: rischio di trovare scaffali vuoti. Alcuni beni alimentari stanno già sparendo ecco cosa preoccupa gli italiani.
La guerra tra Russia e Ucraina ha portato molto scompiglio e preoccupazione. Gli effetti del conflitto saranno inevitabili. Il popolo italiano sta già assistendo ai rincari energetici, all’aumento del prezzo del carburante e nel settore alimentare, iniziano a sparire i primi beni alimentari dai supermercati, come l’olio di semi di girasole che i possessori di gasolio hanno razionato per allungare il carburante dei propri veicoli.
A tal proposito, l’Associazione italiana dell’industria olearia ha espresso il suo parere e pensa che le scorte di olio di semi di girasole possano arrivare a zero, entro la fine del mese. La preoccupazione che molti scaffali rimangano vuoti cresce sempre di più. Potrebbe toccare la stessa sorte anche a molte conserve, sughi e ai biscotti. Arriva l’allarme anche per altri settori alimentari.
Razionamenti, supermercati: le scorte si esauriranno
Sono a rischio anche il grano e il mais. Potrebbero non arrivare più in Italia. È stato già fatto presente che dal territorio ucraino non usciranno fino alla fine dell’anno: sale, zucchero, miglio, segale e zucchero. Cosa aspettarsi? Un altra batosta sui prezzi ed il loro conseguente esaurimento, secondo Reuters, agenzia di stampa britannica ed il Time, giornale americano.
La situazione potrebbe rivelarsi molto complicata anche perchè alimenti come il grano sono alla base dell’alimentazione dei maiali, dei polli e delle mucche. Per far fronte ad un disastro come questo, la Unicoop Firenze ha deciso di imporre, ai consumatori in possesso della carta socio, un limite all’acquisto: 4 pezzi per olio di semi di girasole, farina, zucchero e altri prodotti di consumo quotidiano.
È previsto anche lo sciopero degli autotrasportatori
La situazione già è complicata, come se non bastasse a complicarla ulteriormente si inserisce anche lo sciopero degli autotrasportatori. Con questo cosa si intende? Purtroppo, questo evento determinerà un rallentamento nel trasporto dei prodotti, che raggiungeranno gli scaffali dei supermercati con fatica. Parliamo d prodotti alimentari che hanno ingente bisogno di energia, una volta entrati nel supermercato, e incideranno negativamente sui rincari che sta subendo.