Carburanti, arriva le speculazione. I prezzi al distributore sono una truffa, dice il Governo

In questi giorni stiamo assistendo ad un irrazionale aumento del prezzo dei carburanti. Secondo il governo è una truffa. Ecco perché

(Ansa/ Massimo Percossi/ Roma)

Benzina a 2,10€, Diesel che aumenta il suo prezzo vertiginosamente, andando a costare più della benzina. È questo il quadro economico in cui l’Italia sta vivendo e che ha portato ad una crisi dei carburanti, senza precedenti.

Aumento di prezzi che hanno portato gravissime difficoltà ai guidatori e, soprattutto, agli autotrasportatori che fanno dell’utilizzo del carburante il loro lavoro. Una situazione che, secondo il governo, è una “truffa”. Ecco perché secondo il ministro Cingolani.

Aumento del prezzo dei carburanti: per il ministro Cingolani è “Una truffa”

L’aumento dei prezzi del carburante ha portato in pochissimo tempo cifre record che, solo un mese fa, erano impensabili. Una situazione letteralmente assurda le cui cause sono ad ora praticamente sconosciute, tanto da essere definita “Una truffa” dal ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani.

Ospite di SkyTg24, il ministro ha affermato che “Non esiste una motivazione tecnica per cui questi carburanti siano così costosi”. Secondo Cingolani, infatti, si è arrivati a questa situazione a causa dell’aumento dei prezzi che il mercato ha “alzato in maniera irragionevole”.

(Ansa/str/Roma)

Non si tratta, dunque, di una crisi di materie prime o di una difficoltà di approvvigionamento, ma sempre secondo Cingolani, di “Una colossale truffa che viene dal nervosismo del mercato”. Una situazione speculativa da parte dei mercati che però investirà in maniera pesante le imprese e i cittadini.

Truffa dei prezzi del carburante: la proposta del governo

Dunque, il governo è intenzionato a fare qualcosa per contrastare questa situazione particolarmente irrazionale. Secondo il ministro Cingolani, infatti, la soluzione è quella di imporre un tetto ai prezzi, in modo da fermare l’aumento è contrastare la “spirale speculativa” che si è creata attorno al costo dei carburanti.

Sempre secondo il ministro: “È necessario stabilire un prezzo massimo oltre il quale gli operatori europei non possono andare”. Una mossa da investire soprattutto sul fronte dei prezzi del gas e per cui si dovrà trovare un prezzo massimo che, secondo Cingolani, potrebbe essere “Intorno ad una cifra di 80€ megawatt/ora”.

Dunque, la situazione dell’aumento dei prezzi del carburante in Italia (fenomeno quindi circoscritto solo nel nostro Paese) è stata bollata come “truffa” dal governo. Una situazione surreale che, però, richiede un intervento ferreo e imminente da parte del ministero. A rischio, infatti, ci sono imprese e famiglie.

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