I disagi creati dal periodo di conflitto e rincari continuano. In tutta Italia c’è il rischio di ritrovarsi con i supermercati vuoti. Rischio che per il momento sembra essere sventato.
I disagi portati dalla pandemia prima e dalla guerra in Ucraina adesso hanno colpito alcuni settori più di altri. Uno dei settori ad aver maggiormente accusato tutti i problemi derivati dalla guerra in Ucraina è quello dell’autotrasporto. I rincari del prezzo del carburante e la scarsità di merci da trasportare hanno messo a dura prova le imprese di trasporto, già fortemente segnate dai periodi di rallentamento dovuti alla pandemia e alla scarsità di personale. Per far valere la propria posizione e portare l’attenzione delle istituzioni sul problema, i rappresentanti degli autotrasportatori hanno indetto un’interruzione delle attività di autotrasporto in programma per il 14 marzo, della durata di 15 giorni.
Dopo l’assemblea tenutasi in Sardegna, l’associazione Trasportounito ha sparso la notizia di questo gigantesco sciopero degli autotrasportatori. Si preannunciavano 15 giorni di merci bloccate su tutto il territorio italiano che, unito alla già presente carenza di merci dovuta alla guerra, avrebbe reso gli scaffali dei supermercati completamente vuoti. In Sardegna in particolare si era creato il panico e la popolazione ha preso d’assalto i supermercati per fare rapidamente scorta di cibo. Tuttavia, giunge la notizia che fa tirare un sospiro di sollievo ai supermercati di tutto il paese: lo sciopero è stato bocciato dalla Commissione di Garanzia. La Commissione ha annullato lo sciopero per il mancato preavviso di 25 giorni previsto dalla legge e, in una nota recapitata a Trasportounito, fa notare che non è stata neanche specificata chiaramente la durata di blocco delle attività.
Naturalmente non sono mancate le controversie. Sul sito dell’associazione degli autotrasportatori è stata pubblicata una dichiarazione che spiega che la Commissione di Garanzia fosse stata debitamente informata di tutti i dettagli dell’interruzione delle attività, ma che questa ha preferito ignorare la condizione di disagio dei lavoratori. Sulla questione si è espresso il segretario generale della Filt CGIL Sardegna Arnaldo Boeddu, che ha specificato come nessun sindacato avesse dato notizia di questo sciopero, quindi più che di uno sciopero vero e proprio si dovrebbe parlare di una serrata di alcuni piccoli imprenditori di autotrasporto. Continua dicendo che il problema del caro carburante è comunque cosa da non sottovalutare e che andrebbero adoperato misure strutturali, a partire dall’abbattimento delle accise sui carburanti.