Iniziano le scorte alimentari e le file al supermercato. Tra pochi giorni potrebbero iniziare a scarseggiare olio, farina e zucchero
L’assurda guerra in Ucraina che sta sconvolgendo l’Occidente e tutta l’Europa sta iniziando a provocare conseguenze anche nel nostro Paese. Purtroppo, il conflitto non sembra destinato a finire e a breve inizieranno a manifestarsi problemi legati all’approvvigionamento di materie prime.
Le tensioni ad est, infatti, provocheranno un blocco delle esportazioni fondamentali per il mercato agroalimentare. Dunque, iniziano le scorte alimentari e le fine al supermercato. Tra pochi giorni potrebbero iniziare a scarseggiare olio, farina e zucchero.
Il conflitto in Ucraina continua e le preoccupazioni aumentano anche in Europa. Tanti iniziano a temere la mancanza di materie prime e prodotti alimentari fondamentali. Dunque, partono le file al supermercato e iniziano le scorte alimentari da parte dei consumatori.
A peggiorare le cose, tuttavia, sono le fake news e i continui passaparola campati per aria, come le famose catene di Sant’Antonio. WhatsApp è certamente il mezzo più utile per veicolare questo fenomeno, che in questo momento sta alimentando la paura a causa di presunti “amici che lavorano al supermercato” che riferiscono di prezzi alle stelle tra pochi giorni.
La questione degli autotrasportatori, inoltre, non è per nulla d’aiuto. Lunedì 14 marzo è stato annunciato infatti uno sciopero per protestare contro il caro carburanti. Una situazione che fa leccare i baffi ai diffusori di catene, che annunciano blocchi sul tutto il Paese e supermercati vuoti.
In realtà, la situazione di approvvigionamento nei supermercati è per ora sotto controllo e non ci sono problemi alle forniture. Tuttavia, la vera e propria psicosi che ha colpito il Paese ha fatto sì che si manifestassero delle vere e proprie profezie che si autoavverano.
Annunciare, infatti, che i supermercati saranno vuoti e senza prodotti, non può far altro che provocare l’assalto dei consumatori che, appunto, svuoteranno il negozio, ma per un motivo differente rispetto a quanto diffuso.
Tuttavia, il nostro Paese sembra andare comunque verso un periodo difficile nel quale si dovranno prendere iniziative specifiche. A questo proposito, Coldiretti ha annunciato che, per sopperire ai rifornimenti di mais provenienti dall’Est, gli agricoltori italiani “sono pronti a coltivare 75 milioni di quintali in più per allevamenti, di grano duro per la pasta e pane”.
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