Continuano i pesanti scontri a causa dell’invasione russa in Ucraina. Ma nel Paese che resiste si assiste ad un boom di prenotazioni di case e alberghi. Ecco perché
La guerra in Ucraina infuria, missili e bombe continuano a colpire il territorio dell’est Europa facendo numerose vittime, anche tra moltissimi civili. Un teatro di guerra che nessuno si aspettava davvero e che Putin continua a giustificare come “missione speciale di liberazione”.
Come in tutte le guerre, si è arrivati all’inevitabile esodo di milioni di profughi, che con un tentativo disperato di salvarsi dalle atrocità dei combattimenti, sta approdando nei primissimi Paesi dell’Unione Europea. Ma in queste settimane si sta assistendo ad un boom di prenotazioni di case e alberghi in Ucraina. Ecco perché.
Boom di prenotazioni di case e alberghi in Ucraina, ecco perché
La situazione sociale in Ucraina è ogni giorno più difficile, dopo i pesanti bombardamenti e i violenti scontri tra l’esercito ucraino e quello Russo, si tratta da giorni per la realizzazione di corridoi umanitari. Milioni di civili, infatti, sono tutt’ora intrappolati nelle città e nei villaggi, e l’unico modo di salvarli è portarli fuori dagli scontri.
L’Unione Europea, infatti, prevede l’arrivo di milioni di cittadini ucraini, già in gran numero approdati nei vicini Paesi confinanti, come Polonia, Slovacchia, Moldavia, Ungheria e Romania. Le città si stanno svuotando così come, ovviamente, tutte le imprese e attività lavorative.
In questo disastroso e scenario di guerra che sta tormentando l’Ucraina, si sta registrando nel Paese una tendenza piuttosto anomala per il contesto esistente. Stiamo assistendo, infatti, ad un vero e proprio boom di prenotazioni di case e alberghi in Ucraina. Ma perché?
Se, a primo giudizio, si potrebbe attribuire questo fenomeno ad un “sadico” interesse da parte di turisti privi di scrupoli, attratti da scene di guerriglia e bombardamenti, in realtà i motivi sono ben altri. Ad intervenire sulla questione è stata proprio Airbnb.
La famosa società che funge da host per camere, alberghi e posti letto ha affermato il 5 marzo un enorme aumento di prenotazioni. Secondo l’azienda “In 48 ore sono state prenotate 61.406 notti in Ucraina”. Il motivo è semplice: si tratta di migliaia di persone che hanno voluto prenotare posti letto (senza però pernottare davvero) con l’intento di fare delle donazioni ai proprietari di alberghi, hotel e beb.
Secondo Brian Chesky, amministratore delegato dell’azienda, il ricavato andrà interamente ai titolari delle case. Si tratta quindi di una donazione libera, mediante un vero e proprio gesto di solidarietà verso il popolo ucraino, ingiustamente invaso da Putin.