Ucraina: le conseguenze della guerra si fanno sentire anche sul tema carburanti. Tutto sugli aumenti e la proposta della Lega.
Sono aumentati ancora i prezzi nel settore carburante. È da venerdì scorso che si sono registrati prezzi alle stelle, in molti distributori nel territorio italiano. La “verde”, il diesel, il gpl ed il metano sono saliti. Gli automobilisti ed i motociclisti italiani sono sconfortati. L’Eni non ne parliamo. Ha visto aumentare di 5 centesimi i costi della benzina e del diesel. Per Tamoil e Q8, invece, sono arrivati a 4 centesimi. A loro è andata relativamente meglio.
Per quanto riguarda la modalità “servito” si sono registrati prezzi che hanno raggiunto la cifra di 2,20 €. Per il servizio self-service i prezzi sono saliti a 2 euro a litro. Secondo i dati dell’Osservaprezzi carburanti, legato al Ministero per lo Sviluppo Economico, è salito a 2,004 € a litro il prezzo medio della benzina per la modalità self-sale. Con l’inizio della settimana le cose non stanno migliorando affatto, anzi i prezzi potrebbe aumentare ulteriormente.
Ucraina: prezzi del carburante in aumento
Cosa sta accadendo alle compagnie No logo. Venerdì scorso il prezzo era fisso a 1,912 € ed ora è salito a 1,971 € a litro. Il prezzo per il self-service da 1,788 a litro, ora, è aumentato a 1,901 €. Vi starete chiedendo cosa stia succedendo al gasolio. Sempre nell’ambito delle compagnie No logo, al momento è fermo a 1,891 €.
E per la modalità “servito”? È applicato il prezzo di 2,014 € a litro. Per la benzina nell’ambito del servito hanno un prezzo fissato a 1,930 €. Il metano, invece, è di 1,975 €. Uscendo dal discorso sulle compagnie No logo, il diesel è aumentato a 2,019 € a litro, nell’ambito del servito. La benzina è a 2,117 € a litro. Il metano, invece, è tra 1,854 e 2,021 €.
La proposta della Lega
Non si tratta solo dell’invasione Russa in Ucraina, a decretare l’aumento dei prezzi del carburante c’è di mezzo anche il clima di incertezza generale legato al capire come si muoveranno i paesi occidentali nei confronti della Russia, che sappiamo bene essere uno dei principali produttori di energia. Comunque, di fronte a questi continui aumenti la Lega, con il deputato Vincenzo Figuccia, lancia la sua proposta. Vuole abolire questi costi esagerati.
“[…] un litro di benzina costerebbe 0,555 euro a fronte degli attuali 2 euro […] c’è da tenere in considerazione anche l’aumento del costo delle materie prime. L’aumento non ha conseguenze solo per fare il pieno, ma si ripercuote anche sulle utenze e i consumi”.