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Indennità di disoccupazione, perché l’INPS potrebbe rifiutare il pagamento

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Francesca Staropoli

A marzo ci saranno persone che non riceveranno l’indennità di disoccupazione, anche se fino ad ora erano risultati beneficiari. Ecco perché può succedere.

Ecco perché in alcuni casi il sussidio di disoccupazione non arriva ai beneficiari.

La Naspi, insieme alle molte altre erogate dall’INPS è una misura che in questi anni difficili, tra pandemia e aumento dei prezzi degli ultimi mesi, permette a molti nuclei familiari con un componente in stato di disoccupazione di sostenere le spese quotidiane.

I percettori di Naspi sono quindi interessati dal fatto che alcuni di loro non riceveranno l’indennità prevista per il mese di marzo. Ma c’è un motivo se questo dovesse accadere.

Disoccupazione, perché non arriva la Naspi a marzo

La Naspi è una misura a sostegno dei lavoratori che hanno perso il lavoro e che consente ai soggetti interessati di poter beneficiare di un sussidio mensile fino a un massimo di due anni. Per avere la garanzia di riceverla, però, bisogna stare attenti anche all’aspetto burocratico, perché altrimenti esiste il rischio di perdere il diritto all’erogazione di questa prestazione economica da parte dell’istituto di previdenza sociale.

Questo aspetto è noto ai beneficiari che non hanno ricevuto i pagamenti della Naspi nel corso del mese di febbraio. Ma come mai? Il motivo è che le persone interessate non hanno provveduto a comunicare all’Inps il reddito presunto del 2022 entro la fine del mese di gennaio.

La comunicazione del reddito presunto per l’anno 2022 deve essere fatta da tutti coloro che nel corso del 2021 hanno ottenuto un reddito da lavoro autonomo o subordinato. Anche chi andrebbe a comunicare un reddito presunto pari a zero deve comunque fare questa comunicazione. Inoltre, è necessario prestare attenzione anche a come si compila il modulo: se questo risulta incompleto, si corre infatti il rischio di non vedersi erogare la Naspi neanche a marzo.

Oltre ad inviare il modello per richiedere il sussidio di disoccupazione Naspi-Com, indicando il reddito presunto, infatti, bisogna specificarne anche la natura. Cioè, è necessario indicare se il reddito presunto possa derivare da lavoro subordinato o da lavoro autonomo. Se la mancanza riscontrata nel modulo fosse di questo tipo, dunque, sarà sufficiente inviare nuovamente il modello Naspi-Com con i dati mancanti. A quel punto l’Inps procederà ad effettuare i regolari pagamenti nel corso del mese di aprile.

Francesca Staropoli

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