Riforma del Catasto: capiamo perchè è quasi caduto il governo. Ecco tutte le ultime novità compreso quello che c’è scritto nella Legge Delega.
Altro che il Covid-19 o la guerra in Ucraina, il governo stava per cadere per una riforma del catasto che è passata per un solo voto in più, 23 contro 22. È la Legge delega, tramite lo schema del DDL arrivato nel parlamento alla fine di ottobre 2021, che chiarifica la linea generale che deve seguire la riforma.
Il documento è composto da 10 articoli e lo scopo generale è quello di revisionare il sistema fiscale. La riforma, quindi, fa riferimento anche alla riscossione dell‘Ires ed Irpef e seguirà due scadenze:
- a 18 mesi: quella legata all’emanazione dei decreti attuativi
- a 5 anni: quella legata al catasto
Cerchiamo di entrare più nel dettaglio della Legge delega per capire cosa prevede la riforma del catasto, le cui norme le vedremo adottate a partire dal 1 gennaio del 2026.
Riforma del Catasto: ecco di cosa si parla nella Legge delega
Scendendo più nel dettaglio rispetto la Legge delega, l’articolo in cui si parla delle norme che modificano il sistema catastale è il numero 6. Al suo interno si delineano nuovi strumenti per il classamento corretto degli immobili, che andranno in aiuto all’Agenzia delle Entrate.
Il governo, in sostanza, si vuole impegnare attivamente per accatastare, attualmente, tutti gli immobili che non sono censiti o mal censiti. Un altro punto importante è quello di revisionare le rendite catastali in modo da allinearle a quelle di mercato. L’unico modo per riuscirci sta nell’individuare i giusti incentivi rispetto l’attività di accertamento che svolgono i Comuni.
Come si può evincere dall’articolo 6, tra gli altri obiettivi del governo c’è anche quello di portare a galla le sperequazioni stratificate. In linea generale, in questo modo il sistema premierebbe i centri città ed i vecchi immobili e penalizzerebbe le nuove aree.
Cosa accadrà dal 1 gennaio 2026: niente immobili fantasma
A distanza di 5 anni, dal 1 gennaio 2026, entreranno in vigore le norme relative alla riforma catastale. Cosa accadrà alle unità immobiliari? Ad ognuna dovranno essere attribuiti:
- un valore patrimoniale;
- una rendita catastale;
- una rendita attualizzata rispetto ai valori di mercato;
- un meccanismo di adeguamento periodico.
Cercare di risolvere il problema degli così detti “immobili fantasma”, tutti quelli censiti in modo improprio, non è solo nei piani del governo. L’Agenzia delle Entrate si sta rendendo attiva a riguardo. Da un po’ di anni ha realizzato una nuova mappatura catastale, che comprende tutto il territorio italiano, dei beni immobiliari. Con le cosiddette “operazioni di trasparenza” si spera di risolvere il problema entro 5 anni.